La sospensione del Dangerous Woman Tour dopo i fatti di Manchester non riguarderà il nostro Paese: i concerti di Ariana Grande in Italia ci saranno, stando al comunicato ufficiale degli organizzatori dello show.
Se è stato confermato che gli spettacoli di Londra sono stati ufficialmente cancellati, è anche vero che la sospensione del tour durerà solo fino al 5 giugno. Dunque tutti i concerti previsti dal 7 giugno in poi restano programmati.
Questo il comunicato dei promotori del tour, che comunica l’interruzione temporanea di due settimane dopo la strage avvenuta lunedì 22 maggio al termine del concerto di Manchester ad opera di un attentatore affiliato all’Isis.
A causa dei tragici eventi di Manchester, il Dangerous Woman Tour di Ariana Grande è stato sospeso fino a quando saremo in grado di affrontare la situazione e mostrare il nostro rispetto per le vittime. I concerti alla O2 Arena di questa settimana sono stati cancellati, così come tutti gli altri fino al 5 giugno, in Svizzera. Si prega di continuare a sostenere la città di Manchester e tutte le famiglie delle vittime di questo atto di violenza vile e insensibile. Il nostro modo di vivere è stato nuovamente minacciato, ma noi continueremo a stare insieme. Grazie.
Dunque gli spettacoli annullati sono quelli previsti in Inghilterra, Belgio, Polonia, Germania e Svizzera. Ariana Grande non ha invece annullato i concerti successivi, ovvero quelli di Parigi (7 giugno), Lione (9), Lisbona (11), Barcellona (13) e le date italiane di Roma (15 giugno al PalaLottomatica) e Torino (17 giugno al Pala Alpitour), così come i passi successivi eventi del Dangerous Woman Tour che la porteranno in America Latina, in Asia e dell’Oceania.
La popstar è tornata in Florida, nella sua città natale, due giorni dopo l’attentato terroristico che al termine del suo concerto alla Manchester Arena ha fatto 22 morti e quasi 160 feriti. Accolta all’aeroporto dal fidanzato rapper Mac Miller, è parsa ancora molto provata dai fatti. Secondo i tabloid inglesi, sarebbe decisa ad aiutare i parenti delle vittime sostenendo le spese dei funerali di tutti quanti (soprattutto giovani donne e bambine) hanno perso la vita durante l’attentato.