In uno degli episodi più belli e ricchi della stagione, se non dell’intera serie, The 100 4×10 ci ricorda che stiamo di fronte a un survival show, dove ogni giorno c’è una lotta per la sopravvivenza e dove spesso i legami di sangue trascendono quelli familiari.
Con il suo finale, l’episodio Die All, Die Merrily cambia le carte in tavola, mettendo in scena un grandissimo show televisivo ad alta tensione: gli Hunger Games diventano uno Scontro tra Titani, in un crudele gioco all’ultimo sangue. Certo, è pur vero che i tredici prescelti dovranno darsi battaglia finché non ne resterà uno, ma ciò non vuol dire che le alleanze siano bandite.
The 100 4×10 è decisamente l’episodio di Octavia, quello in cui emerge di più la sua personalità. La sorella di Bellamy è uno dei personaggi con un character development straordinario. In quattro stagioni l’abbiamo vista crescere, lottare per la sua indipendenza, e costruirsi la sua identità grazie all’amore per Lincoln. Octavia è nata come ragazzina curiosa, che esplorava il territorio circostante guardandosi intorno come una bambina, e la ritroviamo adesso già donna vissuta, guerriera e indipendente. Con la morte di Lincoln doveva costruirsi una nuova identità e trovare il suo posto nel mondo e ripartire da lì; ora l’ha trovato: è una Skaikru fedele, non deve più nascondersi dietro la sua corazza da assassina e gran parte di questa realizzazione la deve a due persone. Ilian e Bellamy.
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Ilian ha saputo cogliere il suo spirito ribelle, non smettendo di credere di poterla cambiare e forse è stato questo a condannarlo: il giovane è la prima importante vittima dell’episodio di The 100 4×10, che già annunciava la sua imminente morte. Probabilmente il sentimento che Ilian provava per Octavia era autentico, e lei non lo aveva realizzato fino all’ultimo, ma è stato il suo carattere positivo a darle la spinta per lottare a favore della sua gente.
Bellamy gioca un importante ruolo nell’episodio che contribuisce a portare sua sorella alla vittoria. Sa che il legame che ha con Octavia non può essere spezzato, crede in lei e allo stesso tempo fa di tutto per fare la cosa giusta quando scopre l’ambiguità di Echo e il suo tradimento nei confronti di Roan – la seconda vittima a perire. Bellamy è un personaggio positivo che sta crescendo molto in questa stagione, ma deve ancora trovare il posto all’interno di quel mondo distopico.
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La scioccante uccisione di Luna da parte di Octavia sancisce la sua vittoria e impartisce una lezione di vita. Luna aveva il Sanguenero ma non meritava di essere salvata e di arrivare fino alla fine: il suo comportamento da nichilista nei confronti dell’umanità non le avrebbe lasciato scampo. A differenza di Octavia: proprio quando aveva capito di non aver lottato per sé stessa, né per Lincoln, né per la sua gente, ma per tutti – “Ognuno di noi è uguale all’altro”, proclama – scopre, come gli altri, di essere stata raggirata dalle persone in cui credeva. Jaha e Clarke hanno portato con loro Bellamy e sono pronti a chiudere il bunker, perché “Se qualcuno deve sopravvivere, deve essere la nostra gente.”
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Quest’azione egoista potevamo aspettarcela da Jaha, ma non da Clarke; perfino Bellamy non riesce – e non può – credere che la sua amica e compagna più fedele abbia scelto una soluzione così drastica. A questo punto ci aspettiamo un cambio di rotta: per Bellamy è il momento del riscatto e sa che non può lasciar morire sua sorella, adesso che l’ha ritrovata.
Lo scontro con Clarke sarà più che normale, a giudicare dal promo dell’episodio 4×11 The Other Side: