L’uscita di Drawn to Death nei primi giorni del mese di aprile ha da subito fatto pensare alla possibilità di un suo inserimento all’interno della Instant Game Collection di Playstation Plus: il fatto che poi il giorno candidato ad ospitare il lancio del gioco sviluppato dai ragazzi capitanati da David Jaffe fosse un martedì ha fatto decadere qualsiasi ulteriore dubbio, con conseguente gioia di tutti quei giocatori che hanno avuto la possibilità di provare, a suo tempo, Twisted Metal.
Il riferimento al caotico racing shooter era d’obbligo, visto che la mente dietro tanto a quella perla videoludica quanto a questo Drawn to Death è la stessa, quella appunto del brillante David Jaffe, eclettico designer che torna sulla scena videoludica dopo un’assenza più o meno prolungata, durata la bellezza di sei anni: era infatti il 2011 quando l’ultimo gioco che ha visto il suo genio all’opera, Twisted Metal Nuke per l’appunto, è approdato sul mercato, con un’accoglienza che però non è stata calda quanto ci si potesse aspettare.
Il ritorno di uno dei deus ex machina del mondo dei videogiochi degli anni ’90 (e non solo, basti pensare alla serie God of War, ndr) era quindi attesa decisamente tanto dai puristi del retrogaming, e l’arrivo si Drawn to Death sul mercato non poteva che essere salutato in maniera calorosa dai videogiocatori con più primavere sulle spalle.
Un tuffo quindi nelle atmosfere videoludiche della fine dello scorso millennio garantito nel particolarissimo shooter in terza persona. Qui i giocatori verranno lanciati in un mondo immaginario, partorito dalla mente di uno studente annoiato che, nel corso delle proprie lezioni, passa il tempo a scarabocchiare sul proprio quaderno. Stilisticamente il gioco risulta assolutamente quintessenziale, con il bianco delle pagine che faranno da sfondo naturale alle sparatorie che avranno luogo sullo schermo, con il design di protagonisti, antagonisti e stage che faranno affidamento semplicemente sul tratto delle biro di vari colori.
Botte da orbi per studenti annoiati
L’atmosfera assolutamente sopra le righe la si percepisce quindi fin dalle prime battute, con l’esteso tutorial: qui i giocatori saranno istruiti sulle varie tecniche d’ingaggio dei combattimenti da quello che effettivamente si rivela essere lo schizzo di una rana sezionata, che non lesinerà l’utilizzo di un linguaggio colorito, con ben pochi complimenti destinati agli utenti.
Decisamente semplici si riveleranno essere i vari comandi, con i giocatori che, nel corso delle varie partite online, potranno affidarsi a due diverse armi a cui andrà aggiunta un’arma da lancio: agli utenti verrà poi data la possibilità di stabili quali armi poter recuperare in giro per la mappa di gioco, con i punti di spawn che consentiranno quindi di aggiornare in corso d’opera il proprio arsenale per destreggiarsi al meglio delle proprie possibilità contro la più variegata mole di nemici.
All’interno delle varie location di combattimento la parola d’ordine sarà verticalità, con tanti punti di propulsione utili a spiccare balzi per spostarsi rapidamente tra i vari piani della mappa: le strategie d’attacco e di difesa andranno quindi pianificate in maniera alquanto dinamica, con gli scontri che diverranno fin da subito serrati, a tutto vantaggio della spettacolarità dell’azione di gioco.
Strada rapida o sentiero lento? Ai giocatori la scelta
Tanti i contenuti presenti in Drawn to Death, con gli utenti che potranno selezionare il proprio personaggio preferito nel variegato roster di combattenti: tutti saranno disponibili fin da subito e senza alcun esborso economico, con l’unica condizione di assistere ad un filmato (visualizzato attraverso uno smartphone in game, ndr) che ne spiegherà le varie peculiarità e movenze. Importante segnalazione va fatta in merito alle microtransazioni: David Jaffe e soci le hanno infatti inserite all’interno del loro titolo (attualmente free to play, almeno fino al momento in cui sarà disponibile all’interno dell’offerta Playstation Plus, ndr), sebbene queste non siano indispensabili per progredire all’interno dell’esperienza ludica. La loro presenza è semplicemente una scorciatoia all’ottenimento di nuove feature all’interno di Drawn to Death, come le nuove armi: una via preferenziale, per l’appunto, che consentirà di risparmiare parecchie ore di gioco per avere a propria disposizione una variegatissima potenza di fuoco, anche se è d’obbligo segnalare che la stessa sarà disponibile ugualmente, sebbene con tempi dilatati, anche senza sborsare un solo quattrino.
Sotto il profilo del gameplay il titolo si dimostra decisamente fresco, una ventata di sano retrò all’interno di un mondo videoludico forse fin troppo stereotipato: la frenesia degli scontri per quattro giocatori in contemporanea di Drawn to Death terrà sempre alta l’attenzione dell’utenza, così come le piccole perle disseminate in giro per le mappe, che riporteranno alla mente il gioco “politically uncorrect” degli anni novanta targato Twisted Metal.
Un gioco che avrà la capacità di tenere incollati al pad per numerose ore, grazie alla gran mole di contenuti pronti a essere sbloccati, e a una componente online decisamente importante, sebbene nella nostra prova non siano mancati momenti di stanca in cui non è stato possibile avviare la partita a causa della penuria di utenza.
Staremo a vedere come si evolverà la situazione con l’arrivo di nuovi contenuti, attualmente in fase di sviluppo presso il team capitanato da David Jaffe: per ora non possiamo che consigliarvi caldamente Drawn to Death, anche in virtù della presenza di questa esclusiva PS4 in formato assolutamente gratuito tra i titoli della Instant Game Collection di Playstation Plus.
Conclusioni
Drawn to Death è uno di quei prodotti che ami oppure odi, senza mezzi termini: un gameplay decisamente particolare che, se padroneggiato, saprà per garantire un’immensa soddisfazione, grazie a meccaniche di gioco tanto magnetiche quanto frenetiche, che saranno capaci di animare ben più di qualche pomeriggio, a patto che la community non vada scemando con il passare dei giorni.
Pro
- Tuffo in piena regola negli anni ’90
- È gratis con l’abbonamento a Playstation Plus
Contro
- Talvolta è difficile avviare nuove partite per mancanza di giocatori
- Tecnicamente non eccelso
VOTO FINALE: 7/10