Il tempo scorre inesorabilmente e il prossimo 18 aprile le rimodulazioni Vodafone entreranno in vigore, in pratica, per ogni utente raggiunto dal messaggio con la proposta unilaterale di cambio del contratto. Chiunque sarà costretto a pagare per il suo piano base 49 centesimi in più a settimana e dunque 2 euro in più al mese, a meno che non si adoperi nel cambiare la propria tariffa o recedere dal servizio passando ad altro operatore. In merito alla questione sono giunti finalmente anche i consigli dell’associazione di tutela Altroconsumo.
Per quanto ci riguarda, abbiamo già fornito diverse scappatoie per la rimodulazioni Vodafone (tra cui il passaggio alla tariffa Vodafone 25). Ora Altroconsumo fa ulteriore chiarezza affermando che, a costare di più non sarà l’opzione legata al proprio numero (per intenderci non la Special 1000 o altra promozione scelta) ma semmai la tariffa base, quella che si attiva per ogni nuova SIM. Proprio quest’ultima comporterà l’esborso di 2 euro in più ogni 4 settimane. Ma quanto messo in opera dal vettore rosso è lecito? Alla domanda risponde mesta l’associazione dei consumatori, confermando che quanto sta per avvenire è nel pieno rispetto delle leggi italiane. Ogni operatore ha diritto di cambiare le condizioni contrattuali che lo legano ad un cliente, a patto solo che comunichi la modifica 30 giorni prima della sua entrata in vigore.
Ci sono delle armi a disposizione dei clienti contro il cambio contrattuale? La più valida è senz’altro il recesso: Altroconsumo ricorda che ogni cliente ha il diritto di recedere senza penali dal proprio contratto entro la data indicata per la rimodulazione. La procedura può essere effettuata online con gli opportuni moduli o inviando una raccomandata A/R a Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 – 10015 Ivrea (TO). A dire la verità sempre l’associazione consiglia vivamente di cambiare operatore vista la pratica di modifica unilaterale delle condizioni di contratto: a tal proposito, come strumento utile, propone un comparatore tariffe che, sulla base delle abitudini di consumo, restituisce la tariffa ideale su specifiche esigenze. Peccato che, per usufruirne , sia necessario essere soci dell’associazione.