Quest’anno è decisamente Adele a distinguersi tra i vincitori ai Grammy Awards 2017 battendo tutti, Beyoncé compresa: la diva inglese, in concorso con l’album best seller 25 rilasciato nell’autunno del 2015, ha conquistato la vittoria del grammofono d’oro nelle principali categorie.
Adele si afferma leader assoluta nelle categorie Album ma anche Canzone e Record dell’Anno per Hello, singolo apripista di 25 che ha venduto oltre 12 milioni di copie, vincendo pure in due categorie dedicate all’universo Pop, mentre Beyoncé si limita ai premi come Miglior Album per il genere Urban Contemporary e Miglior Video per Formation, non battendo così il record di donna più premiata al mondo ai Grammy Awards.
https://youtu.be/je5mm3H3xJI
https://youtu.be/g8Qtsn16p-o
Non è mancata una vena polemica durante la premiazione di Adele: la cantante ha dato al produttore, musicista e compositore Greg Kurstin la possibilità di pronunciare il suo discorso di accettazione dopo essere stato solennemente fatto fuori dai produttori dello show al momento di accettare il premio per la canzone dell’anno.
https://youtu.be/OWzi6oBzpdg
Ma il momento più intenso tra le premiazioni ha riguardato il discorso di Adele al momento di ritirare il premio per l’album dell’anno, che ha fatto commuovere Beyoncé, seduta accanto a Jay Z in platea. La cantante ha elogiato Queen Bey dicendo di non poter “accettare questo premio“, che certamente Lemonade avrebbe meritato.
https://youtu.be/KaB_igy-Gmo
Io non posso assolutamente accettare questo premio e sono molto mortificata, anche se sono molto grata. Ma, l’artista della mia vita è Beyoncé, e questo album per me, Lemonade, è stato così monumentale, perfetto, mette l’anima a nudo. Tutti abbiamo avuto modo di vedere un altro lato di te che non sempre si fa vedere, e ci rendiamo conto che tutti noi artisti qui ti adoriamo. Tu sei la nostra luce e il modo in cui mi fai sentire… il modo in cui rappresenti i miei amici neri e li rendi forti… mi lascia senza parole. Ti amo. ho sempre, e lo farò sempre.
https://youtu.be/_BAHRjSBmho
Adele ha poi simbolicamente e letteralmente diviso a metà il suo premio per condividerlo con lei.
https://twitter.com/adkinsupdates/status/831008385042677760?ref_src=twsrc%5Etfw
Chance the Rapper è l’artista rivelazione dell’anno e si afferma nelle categorie Rap, mentre a David Bowie vanno i riconoscimenti postumi nelle categorie rock per l’ultimo album Blackstar pubblicato pochi giorni prima di morire.
Oltre ad Adele, tra i vincitori ai Grammy Awards 2017 si distinguono Beyoncé, Twenty One Pilot, Chance the Rapper, The Chainsmokers e Drake.
Ecco la lista dei vincitori dei principali trofei.
Album dell’anno: “25”, Adele
Musica dell’anno (premio per i compositori): “Hello”, Adele
Canzone dell’anno (premio per i compositori): “Hello”, Adele
Miglior Album Rap: “Coloring Book”, Chance the Rapper
Miglior Album Urban Contemporary: “Lemonade”, Beyoncé
Best Country Solo Performance: “My Church”, Maren Morris
Best Rock Song: “Blackstar”, David Bowie
Miglior Performance di Duo o Gruppo: Twenty One Pilots
Miglior Artista Emergente: Chance The Rapper
Categorie secondarie (premiate durante la Premiere Ceremony):
Miglior Album Musicale-Teatrale: “The Color Purple”
Musica per Visual Media: “Miles Ahead”
Miglior Arrangiamento, strumentale o a cappella: Jacob Collier per “You And I”
Miglior Arrangiamento, strumentale e vocale: Jacob Collier per “Flintstones”
Migliore Packaging musicale: Jonathan Barnbrook per “Blackstar” (David Bowie)
Migliore Packaging per Box or Special Limited Edition: Gérard Lo Monaco per “Edith Piaf 1915–2015”
Miglior Album Storico: Steve Berkowitz & Jeff Rosen per “The Cutting Edge 1965–1966: The Bootleg Series, Vol. 12” (Bob Dylan)
Miglior Album New Age: “White Sun II”, White Sun
Miglior Canzone Gospel Performance: “God Provides”, Tamela Mann
Miglior Canzone/Performance Cristiana Contemporanea: “Thy Will”, Hillary Scott & The Scott Family (scritta da Bernie Herms, Hillary Scott e Emily Weisband)
Miglio Album Gospel: “Losing My Religion”, Kirk Franklin
Miglior Album Cristiano Contemporaneo: “Love Remains”, Hillary Scott & The Scott Family
Miglior album mondiale: “Sing Me Home”, Yo-Yo Ma & The Silk Road Ensemble
Miglior Album per Bambini: “Infinity Plus One”, Secret Agent 23 Skidoo
Miglior album parlato: “In Such Good Company: Eleven Years of Laughter, Mayhem, and Fun in the Sandbox”, Carol Burnett
Miglior Video Musicale: “Formation”, Beyoncé
Miglior Film Musicale: “The Beatles: Eight Days a Week The Touring Years”, Ron Howard
Produttore dell’anno, Classico: David Frost
Miglior Performance Orchestrale: Andris Nelsons, direttore della Boston Symphony Orchestra
Miglior Musica d’Opera: “Corigliano: The Ghosts of Versailles”
Miglior Performance Corale: “Penderecki Conducts Penderecki, Volume 1”, Krzystof Penderecki
Miglior Musica da Camera: Steve Reich, per “Third Coast Percussion”
Miglior Solista Classico Strumentale: “Daugherty: Tales Of Hemingway”
Miglior Album Classico: “Schumann & Berg” e “Shakespeare Songs”, ex aequo
Miglior Compendio Classico: “Daugherty: Tales Of Hemingway”
Miglior Composizione Classica Contemporanea: “Daugherty: Tales Of Hemingway”
Miglior Musica Dance: “Don’t Let Me Down” – The Chainsmokers featuring Daya
Miglior Album Dance/Elettronico: “Skin”, Flume
Miglior Album Contemporary Strimentale: “Culcha Vulcha”, Snarky Puppy
Miglior improvvisazione solista jazz: “I’m So Lonesome I Could Cry”, John Scofield
Miglior album vocale Jazz: “Take Me to the Alley”, Gregory Porter
Miglior Album Jazz Strumentale: “Country for Old Men”, John Scofield
Miglior Gruppo Jazz: “Presidential Suite: Eight Variations on Freedom”, Ted Nash Big Band
Miglior Album Latin Jazz: “Tribute to Irakere: Live in Marciac”, Chucho Valdés
Miglior Album Gospel: “Hymns”, Joey + Rory
Miglior Performance duetto o di gruppo Country: “Jolene”, Pentatonix con Dolly Parton
Miglior Canzone Country: “Humble and Kind”, Lori McKenna (autrice), registrata da Tim McGraw)
Miglior Album Country: “A Sailor’s Guide to Earth”, Sturgill Simpson
Miglior Album Pop Latino: “Un Besito Más”, Jesse & Joy
Miglior Album Rock, Urban o Alternative: “iLevitable”, ile
Miglior Album Messicano e/o Texano: “Un Azteca En El Azteca, Vol. 1 (En Vivo)”, Vicente Fernández
Miglior Album Tropical Latin: “Donde Están?”, Jose Lugo & Guasábara Combo
Miglior Performance American Roots: “House of Mercy”, Sarah Jarosz
Miglior Canzone American Roots: “Kid Sister”, Vince Gill (interpretata dai Time Jumpers)
Miglior Americana Album: “This Is Where I Live”, William Bell
Miglior Album Bluegrass: “Coming Home”, O’Connor Band con Mark O’Connor
Miglior Album Blues Tradizionale: “Porcupine Meat”, Bobby Rush
Miglior Album Blues Contemporaneo: “The Last Days of Oakland”, Fantastic Negrito
Miglior Album Folk: “Undercurrent”, Sarah Jarosz
Miglior Album Musica Regionale: “E Walea”, Kalani Pe’a
Miglior Album Reggae: “Ziggy Marley”, Ziggy Marley
Miglior Comedy Album: “Talking for Clapping”, Patton Oswalt
Miglior Performance R&B: “Cranes in the Sky”, Solange
Miglior Performance R&B Tradizionale: “Angel”, Lalah Hathaway
Miglior Canzone R&B: “Lake by the Ocean”, scritta Hod David & Musze, eseguita da Maxwell
Miglior Album Urban Contemporary: “Lalah Hathaway Live”, Lalah Hathaway
Miglior Performance Rap: “No Problem”, Chance the Rapper con Lil Wayne e 2 Chainz
Miglior Performance Rap/Sung: “Hotline Bling”, Drake
Miglior Canzone Rap: “Hotline Bling”, Drake (scritta con Paul Jefferies)
Miglior Performance Rock: “Blackstar”, David Bowie
Miglior Performance Metal: “Dystopia”, Megadeth
Miglior Album Rock: “Tell Me I’m Pretty”, Cage the Elephant
Miglior Album Alternative Music: “Blackstar”, David Bowie
Miglior Performance Pop Solista: “Hello”, Adele
Miglior Album Vocal Pop Tradizionale: “Summertime: Willie Nelson Sings Gershwin”, Willie Nelson
Miglior Album Vocal Pop: “25”, Adele
Produttore dell’anno, Non-Classico: Greg Kurstin.