La prima stagione de I Bastardi di Pizzofalcone si è conclusa con ascolti record: 6,948 milioni di spettatori e 26,8% di share. Questi numeri si traducono in un vero successo per la fiction di Rai1 tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni. Proprio l’autore aveva espresso la sua soddisfazione riguardo al responso del pubblico, ringraziando la Rai per la fiducia e gli attori che hanno preso parte al progetto televisivo, aggiungendo non escludere un seguito per le vicende di Lojacono e i suoi “bastardi”.
Visto il successo inaspettato, la seconda stagione sembrerebbe già in lavorazione, stando a quanto ha dichiarato lo scrittore ai microfoni di RunRadio, la radio universitaria del Suor Orsola Benincasa di Napoli: i nuovi episodi ci saranno e saranno ispirati con ogni probabilità ai romanzi Cuccioli e Pane (per i Bastardi di Pizzofalcone), pubblicati rispettivamente nel 2015 e nel 2016.
Cosa potremmo vedere nella seconda stagione? I lettori dei romanzi da cui è tratta la serie, conoscono bene le trame dei libri sopra citati. In “Pane”, i Bastardi di Pizzofalcone si trovano ad indagare sulla morte di un fornaio, ucciso mentre era al lavoro. Le circostanze conducono la squadra di Lojacono sulla pista della criminalità organizzata e infatti sul caso indaga persino la Dda, la Direzione Distrettuale Antimafia. In “Cuore”, i bastardi sono alle prese con l’abbandono di una neonata, trovato accanto a un cassonetto della spazzatura. Come sempre, spetterà ai bastardi il compito di combattere il crimine e l’indifferenza verso un gesto così ignobile.
Dopo la messa in onda della sesta e ultima puntata de I Bastardi di Pizzofalcone, Maurizio De Giovanni ha condiviso su Facebook un lungo messaggio in cui ha ringraziato i telespettatori di Rai1, apprezzando l’adattamento in chiave moderna dei suoi romanzi.
“Sono felice che sia piaciuta a tanti, che qualcuno si sia affezionato a storie e personaggi, e ancora di più che a qualcun altro sia venuta voglia di venire a vedere da vicino questa città o di leggere i romanzi da cui vengono le storie. Qualcosa rispetto ai libri è stata cambiata, certe situazioni dei romanzi erano troppo dure per la televisione, ma altre, forti, profonde, difficili sono rimaste. E di questo devo ringraziare la Rai, non credevo in tanta modernità.”
“Ci saranno decisioni da prendere, anche da parte del sottoscritto che si è divertito ma anche un po’ stancato”, ha continuato De Giovanni su Facebook, non specificando nulla riguardo la trama dei prossimi episodi, ma concludendo invece con dure parole contro chi lancia accuse alla fiction: “Vorrei nel frattempo rassicurare moralisti, profondi critici televisivi non professionisti, sociologi per hobby, urbanisti iperrealisti, esegeti ed eziologi: il telecomando, questo magico strumento che consente di evitare le brutture, continuerà a esistere. Ciao e grazie a tutti. Da domani si ritorna a immaginare nuove storie.”
La frase “il telecomando continuerà ad esistere” è degna di Hitler al suo massimo splendore. Caro De Giovanni se non hai rispetto per gli spettatori cambia mestiere. La fiction era molto bella ma il finale fa schifo, accetta le critiche e cerca di migliorarti invece di disprezzare chi ti mette in tavola il pane, non sei il “superuomo” neppure tu e, comunque, hai visto che fine ha fatto il tuo predecessore? Un po’ più di umiltà e di ripetto per favore!