Prendete l’Alessio Bernabei che non sapeva mettere in fila due parole senza far danni, e… DIMENTICATELO.
L’ex frontman dei Dear Jack vuole davvero dimostrare di essere cresciuto – o di essere sul punto di farlo – e inizia evitando di raccogliere le numerosi provocazioni in rete.
L’addio ai Dear Jack non l’ha ancora spiegato, lasciando intendere che la situazione sia ben diversa da quanto emerge sui giornali… Almeno fino all’articolo pubblicato su Vanity Fair, che ha messo in luce qualche problema di troppo nella band da quasi sold out all’Arena di Verona in poco più di un anno di carriera.
L’intervista-verità ha rivelato molto di più rispetto a ciò che era emerso nel fantomatico super speciale di RTL 102.5 che avrebbe dovuto fornire le spiegazioni attese dai fan per giorni. Ha mostrato, inoltre, un lato dei Dear Jack e di Alessio Bernabei che non tutti conoscevano, né ipotizzavano.
I Dear Jack hanno raccontato di aver fatto a meno di Alessio per il bene della band: «È stato triste ammettere che non andavamo più d’accordo su niente, dalle posizioni sul palco ai pezzi, alla conduzione delle interviste» e hanno avanzato anche un’ipotesi: «Non sappiamo se lui già da prima avesse intenzione di intraprendere un percorso personale: ma è un one man show, e artisticamente si valorizza meglio da solo».
L’Alessio, che sulle pagine del magazine non è diverso dalla teoria del “divo egocentrico“ emersa sin dal primo istante, però, a differenza della sua ex band, ha preferito soprassedere. Non ha risposto, non ha commentato, non ha fornito la sua versione dei fatti, limitandosi a ricordare: «Io non parlo con le parole, parlo con la musica».
Alessio è già in studio di registrazione per lavorare ai primi brani da solista che rilascerà nel 2016 con Warner Music. Quanto ai Dear Jack, terranno un concerto a Milano con la new entry Leiner Riflessi, ma con i vecchi brani collaudati, quelli portati al successo dalla voce di Bernabei.
«E dopo una giornata di registrazioni, sono felice e mi sparo la maratona dei Ritorno Al futuro!
Buona serata e ricordate, io non parlo con le parole, parlo con la musica!»