Shonda Rhimes ormai è un marchio consolidato: dopo anni di successi che l’hanno consacrata regina della Abc con ascolti record per le serie nate dalla sua mente e prodotte dalla ShondaLand, ora debutta anche come autrice di un libro.
Ebbene, non solo tv per la showrunner di Grey’s Anatomy, Private Practice, Scandal: perché solo il piccolo schermo non poteva bastare alla donna capace di occupare un’intera serata di un’emittente tv tra le più seguite degli Stati Uniti e piegare ai suoi interessi perfino i modi di dire (Thank God It’s Friday è diventato Thank God It’s Thursday – #TGIT – per indicare la serata del giovedì sera dedicata alle sue produzioni).
Alla sua lunga lista di successi si aggiunge ora il libro dal titolo Year of Yes, che racconta un anno della sua vita dal momento in cui ha deciso di rispondere con un “sì” di fronte ad una serie di sfide inattese e di inviti che normalmente avrebbe declinato, a partire dal dicembre 2013. Attenzione, non si tratta del fatidico sì: la 45enne tanto osannata quanto criticata dal pubblico delle sue serie resta convintamente nubile.
“Dire sì per un anno intero si è rivelata una delle decisioni più belle che abbia mai preso“, dice la Rhimes in un comunicato, definendo le sue ultime mosse qualcosa di “un po’ folle, molto spaventoso e a volte selvaggiamente imbarazzante“. Per questo si tratta di una storia che la produttrice non ha “mai pensato di condividere con nessuno“. E invece una serie di segreti saranno svelati dall’esordio letterario di Shonda Rhimes, che spiega di non aver potuto resistere alla proposta degli editori Simon & Schuster.
Ecco la copertina del libro.
In un estratto esclusivo, pubblicato in anteprima, la Rhimes spiega perché il concetto di dire “sì” si è dimostrato nella sua vita: ovviamente il tutto ha a che fare col suo lavoro e con i numerosi personaggi che ha creato, alcuni certamente ingombranti (come dimenticare quando definì Cristina Yang di Grey’s Anatomy il suo ater ego), al punto che il sottotitolo del libro richiama le catch-phrases delle sue migliori produzioni: “Come ballare, camminare alla luce del sole ed essere la propria persona” è un misto dei motti di Grey’s Anatomy e Scandal.
La vita dei miei personaggi era diventata incredibilmente enorme. In tutto la gente il mondo conosceva Meredith e Olivia. Allo stesso tempo, la mia vita è stata così svuotata di colore e di eccitazione che riuscivo a malapena a vederla. Perché? Non si può mai dire sì a qualsiasi cosa. Oh sì. Per quello. Ho messo giù il bicchiere di vino e mi sono sdraiata sul divano. E ho davvero pensato a quelle sei parole. Non si può mai dire sì a qualsiasi cosa. Forse era il momento di iniziare a dire sì. Forse.
In una recente intervista al Jimmy Kimmel Live, prima vera tappa promozionale per il libro in uscita il 10 novembre, l’autrice ha raccontato di quando ha accettato di partecipare a The Mindy Project dopo aver fatto “una promessa ridicola a me stessa, che avrei detto di sì a tutte le cose che mi spaventano un po’. E, purtroppo, Mindy mi ha chiamato e mi ha chiesto di fare da guest star proprio in quel periodo, e così ho dovuto dire di sì…“. “Non è una cosa che io mai avrei fatto, non sono quel tipo di persona. Ma è in realtà si è rivelato essere divertente” ha continuato la showrunner, aggiugendo di aver “imparato da questa esperienza che io non so niente di recitazione, è una cosa incredibilmente difficile da fare perché non riesco a camminare e parlare allo stesso tempo“. Potrebbe sembrare il colmo per chi sulla recitazione dei suoi attori ha fondato una la sua fortuna.
Ma il libro non è la sola novità in casa ShondaLand: la società di produzione fondata da Shonda Rhimes ha appena venduto un nuovo medical drama ancora senza titolo alla ABC, la stessa rete che già ospita i suoi tre show attualmente in onda e che trasmetterà il prossimo anno The Catch. Trattasi di un progetto completamente slegato da Grey’s Anatomy, ambientato nell’esercito americano e incentrato sulla professione di una squadra di chirurghi d’urgenza della U.S. Army Medevac che opera in un campo base a Baghdad nel 2004 (aspetto, questo della collocazione temporale, che sembra escludere qualche incrocio col più famoso dei medical drama di Shonda, nonostante il tema sia già stato trattato più volte coi personaggi di Owen ed April). Autrice e produttrice esecutiva sarà Zoanne Clack, che già in passato ha collaborato con Shondaland per lo sviluppo di Grey’s Anatomy in veste di executive story editor, affiancata dalla Rhimes e da Betsy Beers. Altra novità è il progetto di una serie a carattere religioso, che però sembra essere ancora allo stato embrionale. Insomma, a ShondaLand non ci si annoia mai.