Anche Alessandra Amoroso, come tante colleghe, sposa la causa dei diritti civili e della lotta all’omofobia: la cantante salentina ha dimostrato la sua sensibilità nei confronti di questo tema ospitando una coppia di innamorati sul palco del suo ultimo raduno con i fan, tenuto una settimana fa al PalaPartenope di Napoli.
Nell’incontro col suo pubblico, tra tante esibizioni e sorprese, Alessandra Amoroso ha voluto lasciare il palco per qualche minuto a due giovani fan che fanno coppia ormai da tempo e hanno il desiderio di sposarsi. In Italia non esiste alcun tipo di riconoscimento per le coppie di fatto, eterosessuali o omosessuali, ma questo sembra non intimorire i due giovani, pugliesi proprio come la cantante.
Di fronte ai fan di Alessandra Amoroso accorsi al PalaPartenope, la coppia ha spiegato che Alessandra Amoroso ha fatto dal colonna sonora alla loro storia e perfino alla proposta di matrimonio, avvenuta col sottofondo di Amore Puro, il singolo che dà il titolo all’ultimo album della cantante. Poi, l’invito a partecipare alla cerimonia che si terrà a Monopoli: nozze simboliche, senza valore per lo Stato italiano visto che il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è riconosciuto dalla legge, ma comunque importante per loro.
Il prossimo 25 luglio ci sposeremo a Monopoli e anche se in Italia non c’è alcun riconoscimento per noi, quel giorno per noi sarà vero: darei tutto quello che ho per sentirti cantare La mia storia con te alla nostra festa, perché tu, come tutte le persone che ci saranno, sei sempre nella nostra vita.
La cantante ha ascoltato in lacrime il racconto, accolto dagli applausi calorosi della folla: “Questa è la vostra festa, qui siete liberi” ha detto una emozionata Alessandra Amoroso alla coppia. Ecco un video di quel momento trapelato qualche giorno dopo in rete.
Alessandra Amoroso si unisce così alla lunga schiera di artiste italiane, da Laura Pausini a Emma Marrone passando per Fiorella Mannoia, che sostengono la lotta per l’eguaglianza dei diritti per le coppie omosessuali, in un panorama come quello italiano ancora molto arretrato rispetto al resto d’Europa in materia di riconoscimento di pari opportunità così come della lotta all’omofobia.