Laura Pausini torna a metterci la faccia sul dramma dell’omofobia. Per i suoi fan non è certo una novità: ormai praticamente in ogni concerto la popstar spende parole di denuncia contro la violenza nei confronti di chi considerato “diverso” per le proprie inclinazioni sessuali. La sua è una battaglia contro ogni tipo di discriminazione, soprattutto se rivolta nei confronti dell’amore tra persone dello stesso sesso.
Raggiunta dalla notizia dell’ennesimo omicidio a carattere omofobo, che ha visto vittima un ragazzo appena 18enne, Laura Pausini ha rilanciato sulla sua pagina Facebook le foto shock della vittima con un nuovo messaggio per dire “STOP ALLA VIOLENZA SULL’AMORE“.
La storia è quella di João Antônio Donati, un ragazzo brasiliano poco più che adolescente, massacrato di botte, ritrovato con le gambe rotte e segni di percosse sul volto. I suoi aguzzini hanno rivendicato quel gesto indegno lasciandogli in bocca un biglietto inequivocabile, con su scritto “Fermiamo la piaga dei gay“.
Sollecitata dalla pagina fan Laura Pausini Game, la cantante romagnola ha condiviso le foto strazianti del corpo del giovane sulla sua bacheca, con un messaggio di sdegno per l’ultima di una lunga serie di vittime di omofobia nel mondo.
Nelle ore successive, per ribadire il concetto, Laura Pausini ha condiviso in bacheca due suoi brani, In una stanza quasi rosa e Limpido.
Quest’ultimo, primo singolo estratto dall’album 20 – The Greatest Hits con cui ha celebrato il ventennale di carriera, è proprio una canzone-manifesto che inneggia all’importanza di sentirsi liberi. Liberi di vivere, di amare, di essere sé stessi.
Questa canzone sprona ad essere chi siamo senza paura. È stata scritta per dare coraggio a chi NON DEVE cambiare. Per nessuna ragione al mondo. Siamo chi siamo per una ragione, per una splendida occasione di viverla la nostra vita…e dobbiamo essere sinceri davanti a noi stessi , come davanti agli altri …dovremmo potere sentirci come quando lo saremo di fronte a Dio. Liberi. Limpidi.