Periscope è senza ombra di dubbio l’app più discussa del momento, nonostante il fatto che, come vi riporto da alcuni giorni a questa parte, le polemiche sono costantemente dietro l’angolo. In tanti stanno minimizzando il suo valore aggiunto, in quanto altri progetti dalle caratteristiche simili hanno visto la luce in questi mesi, ma è oggettivo il fatto che Periscope sia stata la prima applicazione a sfondare nella condivisione delle dirette streaming delle proprie esperienze di vita.
Mettendo da parte i discorsi sulla sua disponibilità, visto che nel titolo mi sono concentrato anche su Android ben sapendo che per il robottino verde Periscope sarà distribuito solo nel corso dei prossimi giorni, la questione principale ad oggi è a mio avviso legata ad una serie di comportamenti che non si possono avere dopo il suo download. Diversamente, il rischio ban sarebbe piuttosto alto.
In primo luogo, c’è una serie di contenuti che non possono essere condivisi su Periscope, come quelli a chiaro sfondo erotico. Inutile sottolineare che la rimozione del video video e l’esclusione del proprio account dall’app in questa circostanza rappresenti una soluzione inevitabile per lo staff.
Il secondo elemento che dobbiamo tenere in considerazione si riferisce invece alla violazione del diritto d’autore. Il riferimento non è solo all’episodio di Games of Thrones 5, andata in onda illegalmente su Periscope nei giorni scorsi, ma anche a tutti gli eventi che sono in qualche modo “protetti”, come è facile intuire.
Il terzo, infine, è legato al tema della privacy. Anche nell’ottica degli utenti che si limitano a visualizzare i filmati. In un primo momento, infatti, tutti sapranno chi ha visualizzato cosa, anche se è auspicabile l’introduzione della funzione che prevede la stessa visualizzazione in formato anonimo. Non trovate anche voi?