Nella penultima conferenza stampa all’Ariston Roof, a poche ore dalla finale, Emma Marrone ha fatto un primo bilancio del suo Festival di Sanremo 2015: il debutto nelle vesti di valletta al fianco di Carlo Conti è stato oggetto di inevitabili critiche, come accade ogni anno per tutti i protagonisti della kermesse, ma anche di apprezzamenti che sono arrivati ad esempio proprio dai giornalisti in sala stampa.
La cantante salentina sembra aver retto perfettamente il colpo. Inevitabile affrontare i commenti negativi, le stroncature, le ironie di chi commenta il Festival per professione e chi lo fa da semplice spettatore sui social network: avendo già calcato il palcoscenico per due volte da Big in gara, vincendo l’edizione del 2012, Emma Marrone conosce molto bene i meccanismi che si generano intorno al carrozzone del Festival. Con questa consapevolezza ha replicato ad alcune delle critiche ricevute da martedì ad oggi.
In risposta ad una generica domanda di Paolo Giordano in conferenza stampa, Emma Marrone ha approfittato dell’occasione per tirare le prime conclusioni su quest’avventura da co-conduttrice al fianco di Carlo Conti.
Quando ho accettato sapevo a cosa sarei andata incontro, conosco Sanremo, non sono un’ingenua. Sapevo si sarebbero dette cose anche cattive, feroci. Posso dire che io sono fiera di me, del coraggio che ho messo in questa cosa che esula dal mio mestiere: io faccio la cantante, non è facile spogliarsi dei propri abiti ed entrare in quelli di chi interpreta un altro ruolo. Credo di aver vestito i panni del buon senso e del buon gusto, che non si vedono spesso.
A chi le ha contestato di essere poco se stessa su palco dell’Ariston, ha nuovamente spiegato il perché di una scelta ponderata.
Sono stata misurata, sono rimasta al mio posto, ho messo da parte i miei guizzi da stronza rock’n’roll a mi sono messa al servizio di Sanremo per presentate altri artisti, nel massimo rispetto della gara. Io nn ho niente da promuovoere, quello che dovevo vendere è già stato ampiamente venduto, mentre qui c’è chi si gioca un contratto con una casa discografica, un album o una promozione. Per questo ho fatto 100 passi indietro rispetto a quello che è il mio mestiere reale.
In merito alle critiche sul look, gli outfit, in generale sulla sua presenza scenica sul palco dell’Ariston, Emma Marrone fa spallucce.
A Sanremo tutti si improvvisano stilisti, truccatori, parrichieri, dietologi per scrivere di qualunque cosa. Io spero di essere piaciuta a voi che mi seguite nel bene e nel male da 5 anni e di sicuro sono piaciuta a me stessa, perché ogni tanto le cose bisogna farle anche per se stesse. Spero di essere stata utile alla musica. Stare sul palco è un’emozione continua, finchè continuo a provare un brivido sono felice: quando sparirà forse cambierò mestiere. Recitare un ruolo che non è il mio col sorriso è stato divertente anche se molto difficile.
Carlo Conti ha sottolineato che Emma Marrone ha svolto perfettamente il suo ruolo, così come le sue colleghe Arisa e Rocìo Munoz Morales. Interpellata sulla gara dei giovani, la cantante ha definito “di altissimo livello i testi delle Nuove Proposte, potevano stare in gara tra i Big“. Felice della vittoria di un bravissimo autore come Giovanni Caccamo, un grandissimo autore, Emma ha confessato che tifava “tantissimo per Amara, che aveva il testo più bello di tutto il Festival e anche l’interpretazione stata pazzesca, un pugno nello stomaco“.
Nel giorno di San Valentino, in risposta alla battuta di una giornalista, la cantante di Schiena ha assicurato: “Sono single, sì, ma sono felice lo stesso, non muore nessuno” ha dichiarato tra gli applausi della sala stampa.