Gianluca Grignani ha patteggiato la pena dopo l’arresto che lo ha portato a comparire in tribunale per chiarire la faccenda di Riccione.
Nel mese di luglio l’artista era stato fermato dalle forze dell’ordine ed aveva aggredito due agenti. In rete le versioni dei fatti erano molteplici ma tutte raccontavano la stessa situazione di base: Grignani ubriaco e irruento, che si scagliava contro gli agenti che cercavano di fermarlo, riconoscendolo come un pericolo per la sicurezza sua e di chi gli stava accanto.
Sui social network, il cantante si è scusato spiegando di aver avuto una giornata difficile ma smentendo, in parte, quanto emerso sul web.
Ieri ho avuto una giornata difficile. Brutta. Si, perchè capita anche a noi privilegiati, quelli per intenderci baciati dalla fortuna e dal successo, quelli che non sono costretti ad alzarsi tutte le mattine all’alba per andare a lavorare e tutto quello che meglio vi viene da pensare.
Ero stanco, nervoso, ansioso, mi è venuto un attacco di panico, ho avuto paura, e ho perso il controllo.
Non ce l’avevo con nessuno, non ho alzato le mani su nessuno, stavo male, ho bevuto, quando Francesca ha capito la situazione si è allontanata con i bimbi e ad assistermi è rimasto un mio amico.
Nello stesso messaggio si era scusato con i Carabinieri accorsi per fermarlo ma questo non è stato sufficiente: negli scorsi giorni è comunque stato costretto a subire un regolare processo, nel corso del quale ha patteggiato la pena.
Da un anno di reclusione, la pena gli è stata sospesa e l’artista se l’è cavata con un risarcimento di 5.000 euro a testa ai due Carabinieri e di 1.000 euro per l’arma.
Il tour promozionale per il nuovo album A Volte Esagero, è salvo, dunque, così come la tournée di concerti che dovrebbe partire nei primi mesi del 2015.