L’accompagnatore di Miley Cyrus agli MTV Video Music Awards si è costituito: Jesse Helt, il giovane homeless che la popstar ha voluto portare sul palco a Los Angeles, era ricercato dalla polizia dell’Oregon per aver violato la libertà vigilata in seguito alla condanna per un reato minore. Irreperibile per gli agenti di polizia, si era presentato ai VMA 2014 al fianco di Miley Cyrus, che ha voluto fosse proprio lui a ritirare il suo premio per il miglior video musicale dell’anno conquistato con Wrecking Ball.
L’iniziativa a sostegno dell’associazione My Friend’s Place, che assiste i senzatetto a Los Angeles, aveva ricevuto il plauso della stampa e di molte star di Hollywood. Nelle ultime ore, però, l’attenzione si era concentrata più sui precedenti penali di Helt che sulla raccolta fondi per gli homeless.
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Miley Cyrus, che si era perfino offerta di ospitare il giovane a casa sua, ha sbottato su Twitter.
Invece di farsi ossessionare da un giovane senzatetto che ha qualche problema con la legge, sarebbe il caso di aiutare 1,6 milioni di ragazzi che sono senza una casa.
Dopo 24 ore dall’esplosione del caso sulla stampa americana, il giovane si è presentato spontaneamente alla prigione di Polk County mettendo a tacere le polemiche. Ma la cantante, che si è offerta di pagargli le spese legali, può comunque dirsi soddisfatta perché al di là del clamore mediatico suscitato dalla sua scelta, quella di portare sul palco un homeless per sensibilizzare il pubblico sul tema è una mossa che sta funzionando.
Grazie alla popstar sono arrivate donazioni per oltre 200.000 dollari in un solo giorno al rifugio per senzatetto di Hollywood, che la stessa cantante ha visitato di recente. Donazioni che continuano ad arrivare a ritmo sostenuto, segno che la campagna ha giovato dell’operazione mediatica imbastita durante i seguitissimi VMA 2014: la raccolta fondi continuerà fino al 21 settembre e coloro che verseranno un contributo potranno provare a vincere un incontro con Miley Cyrus durante la tappa di Rio De Janeiro del Bangerz World Tour.
