La cerimonia dei Golden Globes 2017, prevista nella serata di domenica 8 gennaio al Beverly Hilton di Beverly Hills – dopo mezzanotte per il pubblico italiano – segna una tappa fondamentale della lunga marcia verso gli Oscar, che si concluderà il 26 febbraio prossimo con la consegna delle statuette. Certo, già nel mese di dicembre sono stati già assegnati alcuni importanti riconoscimenti da parte delle varie comunità dei critici e di alcuni sindacati di categoria. Ma è fuor di dubbio che solo i Golden Globes, presentati da Jimmy Fallon, posseggono un mix di autorevolezza, fascino e celebrità tali da costituire un precedente in grado di indirizzare le scelte dell’Academy per gli Oscar.
Il Beverly Hills Police Department ha annunciato misure di sicurezza straordinarie, il che ci obbliga a ricordare quanto delicato sia dal punto di vista geopolitico la fase storica che stiamo vivendo. E interrogativi sorgono anche rispetto all’atteggiamento che mostreranno verso il neopresidente repubblicano Donald Trump il maestro di cerimonie Fallon e i suoi ospiti del mondo del cinema, la cui quasi totalità, come è noto, è di tendenze liberal. Tra Fallon e qualcuno degli artisti che lo affiancheranno durante la serata, da Leonardo DiCaprio a Ben Affleck, non è difficile prevedere qualche sortita salace sul nuovo leader degli Stati Uniti.
Ma andiamo alle candidature. Ai 74esimi Golden Globes i membri della giuria, i giornalisti della stampa estera della Hollywood Foreign Press Association, assegneranno come sempre i riconoscimenti al meglio del cinema e della tv della stagione, sulle base delle nomination annunciate il 12 dicembre scorso. Rimandandovi all’esauriente articolo “gemello” di OM per le previsioni relative alle serie tv, ci concentriamo qui invece sulle principali categorie dedicate al cinema dei Golden Globes 2017, per pronosticare tutti i favoriti e i possibili vincitori.
Le nomination hanno dato indicazioni abbastanza precise. Il film con più candidature è il musical di Damien Chazelle La La Land, ben 7. A seguire una coppia di film indipendenti che col passare dei mesi si sono costruiti una solida fama: Moonlight di Barry Jenkins, con 6 candidature, e il dramma intimista Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan che, trascinato dall’interpretazione di Casey Affleck, ha collezionato 5 nomination. Quasi sicuramente gran parte dei riconoscimenti non usciranno dal ristretto perimetro di questi tre film. Vediamo nel dettaglio le categorie principali, ricordando che, diversamente dagli Oscar, i Golden Globes distinguono tra film drammatici e commedie.
Miglior film drammatico
Il favorito: Moonlight di Barry Jenkins
Gli altri candidati: La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson; Hell or High Water di David Mackenzie; Lion. La strada verso casa di Garth Davis; Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan
È una categoria eterogenea. Si va dal film di guerra La battaglia di Hacksaw Ridge, che ha segnato il ritorno di Mel Gibson nell’empireo delle star, a Hell or High Water, un western contemporaneo che è uno dei pochi film americani di oggi in grado di raccontare l’America profonda che ha prodotto l’affermazione di Donald Trump. I due candidati più accreditati sono però certamente Moonlight e Manchester by the Sea, che si sono spartiti diversi riconoscimenti precedenti: National Board of Review a Manchester, Gotham Awards e premio dei critici di Los Angeles a Moonlight. Che è il capofila del cinema indipendente americano dell’anno e in quanto tale, il nostro favorito di categoria ai Golden Globes 2017.
Miglior film commedia o musicale
Il favorito: La La Land di Damien Chazelle
Gli altri candidati: 20th Century Women di Mike Mills; Florence di Stephen Frears; Deadpool di Tim Miller; Sing Street di John Carney
Qui non c’è storia: La La Land, grazie anche alla scelta coraggiosa di ridare vita al musical classico, sta crescendo giorno dopo giorno nella considerazione di critici e addetti ai lavori. È il film che ha raccolto più candidature ai Golden Globes 2017 in assoluto, e la sua posizione, anche di fronte a candidati interessanti come il bel Foster di Stephen Frears, è inattaccabile. Per ora tra tutti è il vero favorito, anche per gli Oscar.
Miglior regista
Il favorito: Damien Chazelle, La La Land
Gli altri candidati: Tom Ford, Animali notturni; Mel Gibson, La battaglia di Hacksaw Ridge; Barry Jenkins, Moonlight; Kenneth Lonergan, Manchester by the Sea
Barry Jenkins sta facendo incetta di premi per la miglior regia, ha vinto i riconoscimenti dei critici di Los Angeles e di New York, il National Board of Review. Ma i Golden Globes sono un’altra cosa. E la scommessa di Damien Chazelle di rivitalizzare un genere complesso e dato per spacciato come il musical, oltretutto con una vistosa cifra d’autore che aggiunge al cinema americano una sfumatura da film d’arte all’europea, non può non ottenere un riconoscimento. È lui il favorito incontrastato.
Miglior attore in un film drammatico
Il favorito: Casey Affleck, Manchester by the Sea
Gli altri candidati: Joel Edgerton, Loving; Andrew Garfield, La battaglia di Hacksaw Ridge; Viggo Mortensen, Captain Fantastic; Denzel Washington, Barriere
Altra categoria sulla carta senza storia. Casey Affleck è stato fino a oggi l’asso pigliatutto dei premi per il migliore attore. E il fatto che probabilmente Manchester by the Sea verrà sacrificato in altre categorie, come quella per il miglior film drammatico, rende ancora più inattaccabile la posizione di favorito del fratello minore di Ben Affleck, che nemmeno il riemergere di una vecchia accusa per molestie sembra aver messo in discussione.
Migliore attrice in un film drammatico
La favorita: Amy Adams, Arrival
Gli altri candidati: Jessica Chastain, Miss Sloane; Isabelle Huppert, Elle; Ruth Negga, Loving; Natalie Portman, Jackie
Questa è una delle categorie più in bilico. Fino a oggi la più premiata è stata Isabelle Huppert, nell’enigmatico ruolo da protagonista in un film Elle, che ha rilanciato le azioni del vecchio Paul Verhoeven. E anche la Natalie Portman di Jackie, nella parte della vedova del presidente John Kennedy nel biopic intellettuale di Pablo Larraín, è un candidato di grande peso, anche se le quotazioni del film del regista cileno, dopo una promettente anteprima mondiale al festival di Venezia, paiono affievolirsi col passare dei mesi. E allora emerge la stella di Amy Adams, nel film di fantascienza filosofico Arrival, firmato da quel Denis Villeneuve, uno dei sicuri talenti del cinema contemporaneo, adesso impegnato sul set del sequel di Blade Runner. Amy Adams è un’attrice che attende ancora la sua consacrazione, dopo ben cinque nomination all’Oscar a vuoto. I Golden Globes li ha già vinti due volte, per American Hustle e Big Eyes, nella categoria commedia. È arrivato il momento del dramma: un buon viatico sulla strada verso la statuetta.
Miglior attore in un film commedia o musicale
Il favorito: Ryan Gosling, La La Land
Gli altri candidati: Hugh Grant, Foster; Colin Farrell, The Lobster; Ryan Reynolds, Deadpool; Jonah Hill, Trafficanti
Migliore attrice in un film commedia o musicale
La favorita: Emma Stone, La La Land
Gli altri candidati: Annette Bening, 20th Century Women; Lily Collins, L’eccezione alla regola; Hailee Steinfeld, The Edge of Seventeen; Meryl Streep, Florence
Mettiamo insieme queste due categorie, perché, ancora una volta, sulla carta non c’è competizione possibile. Il fascino di La La Land è troppo forte. E con lui il fascino di due protagonisti relativamente “nuovi”, come Ryan Gosling ed Emma Stone, che non hanno ancora nel proprio carnet premi prestigiosi, ma soltanto nomination. Emma Stone ha già vinto la Coppa Volpi a Venezia, Gosling neanche quella. È giunto il loro momento. Ma, se potessi in qualche modo influenzare le scelte dei giurati, li inviterei a riflettere sulla sorprendente interpretazione tutta sottigliezze di Hugh Grant in Florence, mai così bravo in un ruolo finalmente adulto.