C’è tanto amore, nella lettera di Gianni Morandi a Raffaella Carrà. Il mondo intero ha salutato la regina della TV solamente ieri, con i funerali in diretta su Rai 1 dall’Ara Coeli di Roma, in un Campidoglio che di fronte all’immensità di Raffaella è apparso infinitamente piccolo.
Toccanti sono stati gli interventi della sindaca di Roma Virginia Raggi e di Lorena Bianchetti, ma soprattutto gli applausi e le canzoni intonate dal pubblico che ha atteso l’uscita del feretro dalla Basilica sotto il sole rovente di luglio. Una festa, non un funerale, come probabilmente avrebbe voluto la stessa Raffaella.
Il tributo alla sua persona e alla sua arte continua, con tanti omaggi che arrivano da colleghi, amici e altri utenti. Tra gli artisti che donano un pezzo di cuore in onore della Carrà c’è Gianni Morandi. In un primo momento il cantautore di Monghidoro, appresa la notizia, aveva condiviso il video del duetto con Raffaella del 2002 sulle note de Il Mio Canto Libero di Lucio Battisti, andato in onda durante il programma Uno Di Noi. Era il 5 luglio e la notizia della morte di Raffaella Carrà era appena trapelata dopo le parole di Sergio Iapino. “5 luglio. Che dolore! Non ci voglio credere”, aveva scritto Gianni.
Nelle ultime ore la voce di Canzoni Stonate ha pubblicato sui social un lungo messaggio all’indirizzo proprio della grande assente, accompagnando la missiva con uno scatto d’epoca che lo mostra giovanissimo in compagnia della showgirl. Ecco la lettera di Gianni Morandi a Raffaella Carrà:
“Cara Raffaella,
lunedì pomeriggio, quando è arrivata quella notizia bruttissima e inaspettata, una ondata di dolore e commozione ha attraversato tutta l’Italia e tante altre parti del mondo.
Da quel momento tutte le emittenti televisive, il mondo del web, le agenzie di stampa, le redazioni dei giornali, hanno mandato e rimandato in continuazione la tua immagine, insieme alla triste notizia.
Il tuo sorriso, i tuoi occhi, i tuoi capelli,
la tua simpatia, sono apparsi ancora una volta nelle nostre case, nei nostri smartphone, nella nostra vita.
Ti sarai accorta di quanto affetto e quanto amore abbiamo per te e non può essere altrimenti, visto che ci hai fatto compagnia per più di mezzo secolo, ci hai fatto ridere e commuovere, cantare e ballare in allegria.
Ricordo la nostra adolescenza a Bellaria, nei primissimi anni ‘60, d’estate, quando io cantavo al caffè concerto “Nuovo fiore”, in piazza Matteotti e tua nonna Andreina si affacciava alla finestra, lì sopra, mi ascoltava e mi salutava col braccio.
Ricordo te, che abitavi con lei e venivi a giocare a ping-pong alla sala “Cristallo” e a tutti noi ragazzini che ti ronzavamo intorno, regalavi sorrisi e poi scappavi verso i tuoi sogni, la danza e la musica…
Ricordo tutte le volte che in seguito ci siamo rivisti, a Canzonissima con Corrado ed, a Pronto Raffaella, a Carramba e in tanti altri momenti, fino a pochi anni fa quando abbiamo cantato e ballato insieme a tutto il pubblico dell’Arena di Verona…
Infine, poco più di due mesi fa, esattamente il 17 aprile, con la tua solita generosità mi hai telefonato per chiedermi come stavo dopo l’incidente con il fuoco e ci siamo salutati con una tua battuta in dialetto romagnolo:
“Burdel, basta zughé cun e fog…”
Raffaella, ti voglio bene,
mi manchi, ma sono sicuro che ci incontreremo ancora per cantare e ballare insieme”.
Enorme è il supporto che arriva dai suoi colleghi. Lorenzo Jovanotti gli lascia un cuore, Levante scrive un tenero “Gianni” e Antonella Clerici gli manda tanto affetto. Laura Pausini, infine, ringrazia il cantautore di Monghidoro per aver condiviso il messaggio. Nella lettera di Gianni Morandi a Raffaella Carrà c’è tutto l’affetto di un amico, di un collega e di un estimatore.