Non c’è pace per Gianna Nannini dopo la brutta esibizione di sabato alla finale di Sanremo 2015: è stato un San Valentino amaro per la rocker senese, che ha rovinato il suo debutto all’Ariston con una performance decisamente sottotono.
Attacchi fuoritempo, stonature, un clima pervaso di palpabile nervosismo hanno rovinato quella prestazione per cui la cantante ha ricevuto certamente un generoso cachet: proprio il suo compenso è finito sotto accusa da parte del Codacons, il cCoordinamento delle associazioni per la Difesa dei Consumatori.
Si può chiedere a qualcuno di restituire un compenso se il risultato del proprio operato lascia a desiderare? Quando si parla di arte e spettacolo la domanda sembra quasi fuoriluogo: la buona riuscita di una performance è frutto di così tanti e vari fattori che è difficile valutarla anche ex-post. Ma l’imbarazzante show della Nannini ha spinto ugualmente il Codacons ad agire.
L’associazione ha chiesto ufficialmente alla Rai di ridurre il compenso previsto per l’ospitata di Gianni Nannini al Festival di Sanremo 2015: la cantante è stata troppo al di sotto delle aspettative per rispettare il cachet concordato, che ovviamente resta segreto.
A supporto della sua tesi, il Codacons ha sottolineato che l’esibizione della Nannini è stata stroncata dal pubblico sui social e dai critici sulla stampa nazionale, chiedendo una revisione del cachet dell’artista a fronte di un risultato così deludente, o magari una rinuncia totale da parte della cantante.
Vogliamo che l’azienda renda noto il cachet chiesto dalla Nannini per la sua partecipazione a Sanremo, per capire se sia vera o meno la notizia secondo cui il compenso pattuito ammonterebbe a 30mila euro. A seguito della deludente esibizione di sabato scorso e delle polemiche seguite a stonature varie, confusione ed errori durante la performance della cantante, riteniamo la Rai debba rivedere gli accordi con l’artista e ridurre drasticamente il cachet pattuito. Questo perché i cittadini, che finanziano la rete di Stato attraverso il pagamento del canone, non sembrano aver affatto gradito l’esibizione di Gianna Nannini, che tra l’altro era l’ospite di punta della serata finale. Non sappiamo quanto incasserà l’artista per la sua presenza a Sanremo, ma crediamo sarebbe un bel gesto se la cantante, a seguito di quanto accaduto, rinunciasse del tutto al suo cachet.
Dal canto suo Gianna Nannini ha già ammesso di aver combinato un disastro all’Ariston, ma se l’è cavata con un “w chi sbaglia“. Ora, in sostanza, le si chiede di rinunciare alla somma concordata, che il Codacons ritiene indebita visti i risultati. Reagirà anche anche a questo con un inno all’anticonformismo o restituirà alle casse della Rai il suo compenso?
Nessun compenso alla Nannini, è gia ricca di suo, per quello che ha dato con due sole canzoni e basta. Non deve percepire nulla………anche perchè il compenso era già troppo alto!!!!!!