Dal 14 dicembre è disponibile in streaming la prima serie originale di RaiPlay, Liberi Tutti, che segna anche il ritorno in scena di Giorgio Tirabassi, recentemente colto da un malore ma già apparso in ottima forma proprio su Raiplay, ospite dello show di Fiorello per lanciare la nuova serie.
La commedia è giocata su un tema non certo nuovo, lo scontro tra stili di vita e abitudini diverse, tra personalismo e solidarietà, tra cinismo ed idealismo: il confronto diventa lampante quando un avvocato spregiudicato è costretto per le contingenze ad accettare la filosofia di condivisione del cohousing e a dividere spazi e tempo con persone dalla visione di vita antitetica alla sua.
Il protagonista Michele, interpretato da Giorgio Tirabassi, è un avvocato molto scaltro che da un giorno all’altro si ritrova al verde: finito agli arresti perché trovato in possesso di 25 milioni in contanti nella sua auto, senza più beni né case, finisce per chiedere aiuto all’ex moglie Eleonora, impersonata da Anita Caprioli. Ex giornalista, la donna gestisce Il Nido, una casa comune improntata al modello di coabitazione solidale ed ecosostenibile. Costretto a convivere con estranei con cui non ha nulla in comune, Michele inizialmente non nasconde il suo disprezzo per la vita in comunità, ma inizierà ad apprezzare i valori dell’uguaglianza, della cooperazione e del rispetto dell’ambiente anche grazie all’amicizia con Nicoletta (Valeria Bilello, prossimamente protagonista anche del thriller di Netflix Curon), una giovane donna idealista ed appassionata d’arte, molto amica della sua ex moglie e co-fondatrice del Nido. Anche la figlia, Chiara di Michele, Chiara (Ludovica Martino), è una delle inquiline del Nido, insieme a Riccardo, l’attuale compagno di Eleonora, interpretato da Thomas Trabacchi. Con loro nella comune vive anche Martina (Caterina Guzzanti), migliore amica della fondatrice.
Grazie al suo rapporto con Nicoletta e al riavvicinamento con la figlia, Michele passa gradualmente dall’ostilità nei confronti dei coinquilini alla collaborazione attiva quando si tratta di salvarli da uno sgombero disposto per motivi sanitari. Eleonora decide di far scattare l’occupazione e Michele la aiuta a cercare nella legge degli appigli per evitare che Il Nido venga sfrattato.
La serie è firmata dagli autori di Boris, Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, che in questo caso si cimentano con temi sociali ma sempre in modo scanzonato e ironico. Per la Rai è una sfida che apre le porte ad altri esperimenti del genere: Liberi Tutti è la prima serie originale di RaiPlay, pensata per il catalogo streaming e destinata a non approdare sulla tv generalista (almeno per ora). Questa coproduzione Rai Fiction – Italian International Film, prodotta da Fulvio e Paola Lucisano, è un primo passo verso la costruzione di un’offerta di contenuti originali per Raiplay, che già è partita con l’intrattenimento di Fiorello con uno show lanciato sulla tv generalista e poi proseguito solo sul web, VivaRaiplay, appunto.
Oggi Raiplay contiene ripropone tutti i format dei canali Rai ma è ancora carente in quanto ad offerta originale ed è proprio questo il fattore che può renderla perfino più competitiva di altre piattaforme, considerato che è gratuita ed accessibile a tutti con una semplice registrazione.
Anche la pubblicazione di Liberi Tutti in un box set, che permette di guardare tutti gli episodi in modalità binge-watch, è un ulteriore passo avanti verso la fruizione completamente personalizzata da parte dell’utente. Per non parlare del formato, 12 episodi da 30 minuti ciascuno, anziché i 50 dello standard internazionale. Un buon inizio per dare a Raiplay una sua identità che la renda più attrattiva e autonoma dai soli contenuti per la tv generalista.