Cos’hanno in comune Elizabeth Strout, Frances McDormand e il Pulitzer? Sono tre degli elementi caratterizzanti di Olive Kitteridge, capolavoro letterario rielaborato per il piccolo schermo nel 2014.
Il romanzo di Elizabeth Strout, pubblicato nel 2008 e vincitore di un premio Pulitzer per la narrativa, torna dal primo agosto su Sky On Demand e NOW TV nella trasposizione televisiva proposta da HBO. La miniserie è composta da quattro episodi, ciascuno corrispondente a un arco temporale evocato nel romanzo, e segue diverse fasi della vita di Olive Kitteridge e del suo piccolo universo di affetti.
Olive è un’insegnante in pensione, una donna severa e poco incline al contatto umano, più a suo agio con l’ambiente isolato e provinciale dell’immaginaria Crosby, nel Maine. La sua vita familiare ruota attorno alla routine costruita per 25 anni con il marito Henry, un uomo e un farmacista buono e generoso, attento alle necessità della moglie e sempre bendisposto nei confronti di amici e conoscenti. La coppia ha un figlio, Christopher, un podologo dal carattere sfuggente che non riesce a mantenere un legame solido e aperto con i genitori.
Il desiderio, i tradimenti, lo strazio, i rimpianti emergono scena dopo scena con disarmante limpidezza. Olive non è un’eroina da prendere a esempio, ma una donna complessa, fallibile, preda di sentimenti tavolta non edificanti, ma sempre profondamente umani. E così tutti gli altri personaggi, accomunati da un’imperfezione e uno scontento che sono quanto di più comune esista. Al fondo, in ciascuno di loro, il desiderio di essere altrove, o con qualcun altro, e la frustrazione di vedersi sfuggire di mano tale opportunità.
Ciascuno dei personaggi ricorrenti o occasionali è inquadrato alla luce dello sguardo di Olive, delle sue convinzioni, dei suoi turbamenti e della sua ruvidità. La serie rispecchia abilmente la complessa psicologia degli uomini e delle donne coinvolti nella vicenda e con il suo andamento lento aiuta a cogliere le ricche interpretazioni del cast.
I volti della comunità di Crosby sono quelli di Frances McDormand, Richard Jenkins, Zoe Kazan, Rosemarie DeWitt, Martha Wainwright, John Gallagher Jr., Devin Druid, John Mullen, Cory Michael Smith, Ann Dowd, Jesse Plemons, Bill Murray, Peter Mullan, Rachel Brosnahan, Brady Corbet, Maryann Urbano, Libby Winters, Patricia Kalember, Audrey Marie Anderson, Donna Michell e Frank L. Ridley.
La miniserie rende giustizia e anzi arricchisce il già splendido romanzo di Olive Kitteridge. La critica ne ha riconosciuto immediatamente la qualità, lodandone la sceneggiatura, la direzione, la fotografia e le performance di Frances McDormand, Richard Jenkins, Bill Murray e John Gallagher.
La serie ha inoltre conquistato otto Emmy Awards nel 2015, inclusi quelli riservati ai migliori interpreti: miglior serie limitata, miglior attore protagonista per Richard Jenkins, miglior attrice protagonista per Frances McDormand, miglior attore non protagonista per Bill Murray.