La Magistratura blocca lo sgombero forzato dei beni presenti nella “casa gialla” di Morgan. L’artista, sfrattato nelle scorse settimane dalla sua casa di Monza, battuta all’asta, lo annuncia sui social.
I Magistrati hanno agito in modo rispettoso e riguardoso nei confronti dei beni presenti nella “casa gialla”, beni appartenenti a Morgan, di grande valore. Strumenti musicali, manoscritti, inediti, libri, dischi, arredi, costumi di scena, quadri e fotografie di grande valore artistico rimarranno dove sono, almeno per il momento.
Tuto ciò che si trova all’interno della casa di Morgan a Monza non può essere trasportato altrove. La casa del musicista, già venduta ad altro acquirente, ad oggi non può essere sgomberata così come non possono essere rimosse le scritte sui muri realizzate o commissionate dall’artista nella sua abitazione.
“Quando io e pochissimi amici abbiamo gridato: giù le mani dall’arte! evidentemente non lo abbiamo fatto invano perché chi ci doveva ascoltare lo ha fatto”, commenta Morgan su Facebook nel condividere la notizia con i suoi sostenitori. Tutto è fermo, per opera dei Magistrati, fino al processo in programma il prossimo 6 agosto nel corso del quale verrà fatta luce sulla situazione finanziaria di Morgan che include anche la perdita della sua abitazione di Monza, l’unica di sua proprietà, e la relativa vendita all’asta per una cifra in denaro di gran lunga inferiore al valore di mercato.
Morgan aveva provato a convincere in tutti i modi il nuovo acquirente a rinunciare, un medico della zona con la passione per la musica. Aveva provato ad incontrarlo nella speranza di raccontargli il suo legame affettivo con la “casa gialla” ma soprattutto con le opere e con i cimeli al suo interno. Era poi stato costretto ad abbandonare l’abitazione lo scorso 25 giugno in seguito alla sentenza di pignoramento del Tribunale risalente all’anno 2017.
Ora si riaccende una speranza e tutto viene bloccato fino al 6 agosto.
“A quanto pare i Magistrati stanno agendo in modo inaspettatamente riguardoso del valore contenuto nella “casa gialla”, la casa/studio del musicista Morgan, perché oggi è stato bloccato lo sgombero forzato dei beni. Tutto quello che c’è, gli strumenti, i manoscritti, la tecnologia e i teatrini di legno, la miriade di inediti, di libri, dischi, la costumeria di scena, gli arredi autocostruiti, le scritte sui muri, i quadri, le fotografie, tutto, tutto rimane dove sta. “Quando io e pochissimi amici abbiamo gridato: giù le mani dall’arte! evidentemente non lo abbiamo fatto invano perché chi ci doveva ascoltare lo ha fatto”.
Se ne riparla al processo, il 6 agosto”