Come tanti colleghi attori, registi, produttori, intellettuali e semplici appassionati di cinema, anche Alessandro Borghi non ha fatto mancare il suo supporto ai ragazzi del Cinema America che ormai da anni portano in piazza San Cosimato a Trastevere, ogni estate, decine di film in proiezione gratuita e grandi artisti chiamati ad introdurli.
Come vi abbiamo raccontato, era stato proprio Alessandro Borghi, insieme al resto del cast e al regista Alessio Cremonini ad inaugurare, la rassegna di quest’anno, aperta dalla proiezione partecipatissima di Sulla Mia Pelle il 1° giugno. Il suo intervento fu ricco di riflessioni sulla lezione che la storia del povero Cucchi dovrebbe insegnare a tutti noi, ovvero che il valore più alto da perseguire in ogni ambito della società è quello dell’umanità. In quell’occasione Borghi si schierò anche a favore dell’introduzione dei codici identificativi per gli agenti di polizia impegnati in operazioni di pubblica sicurezza, invitando a firmare una petizione a riguardo. Qualche anno fa era già stato in piazza con i ragazzi del Cinema America insieme a Luca Marinelli per presentare il film di Claudio Caligari Non essere cattivo.
Ora, forte della sua vittoria ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento per Sulla Mia Pelle e della popolarità che ha conquistato negli ultimi anni, mette la faccia in difesa dell’associazione fatta di ragazzi e ragazze che dal 2012 si batte per tenere in vita il Cinema America occupandolo per impedirne la riconversione in parcheggi e appartamenti. In questo periodo ha riportato il cinema in piazza in un quartiere una volta ricco di sale cinematografiche ma adesso quasi tutte chiuse: questo gruppo di giovani che ha il solo obiettivo di tutelare, abbellire e migliorare lo storico quartiere di Trastevere a partire dalla difesa delle sue sale è ora nel mirino di persone vicine agli ambienti della destra estrema romana, con due aggressioni verificatesi in pochi giorni, tra il 14 e il 19 giugno.
Come tanti altri colleghi – da Claudia Gerini ad Alessandro Gassmann, da Edoardo Leo a Stefano Accorsi, passando per Anna Foglietta e Paola Cortellesi, ma la lista è davvero lunghissima – Borghi condanna ogni atto di violenza contro gli organizzatori e simpatizzanti del Cinema America come un gesto stupido e vigliacco, tanto più in quanto rivolto nei confronti di chi col suo impegno aiuta la diffusione della cultura e dell’arte. Ma l’attore romano fa anche di più: nel suo video – realizzato dopo la seconda aggressione in pochi giorni stavolta ai danni di una ragazza per intimidire il suo ex compagno, l’organizzatore della kermesse Valerio Carocci – Borghi si rivolge direttamente agli aggressori definendoli “parassiti” e spiegando di volersi impegnare in qualche modo affinché tali soggetti non si sentano più legittimati ad usare la violenza.
So che qualcuno di voi mi guarderà: voi non siete neanche dei fascisti, siete solo dei parassiti della società, persone che dovrebbero essere resettate e rieducate ma non politicamente… la politica non c’entra niente, avreste fatto cagare in qualsiasi fazione politica. Ora lo sto facendo con una storia Instagram ma lo farò in maniera più concreta: vorrei che queste persone non si sentissero più libere di fare una cosa del genere. Adesso capiremo come fare…
Anche Ilaria Cucchi, sorella di Stefano la cui battaglia giudiziaria decennale ispirerà presto una fiction per Canale5, si è schierata coi ragazzi del Cinema America indossando la maglietta identificata dagli aggressori come “simbolo antifascista” da punire.