Non basta una vendicativa Daenerys a salvare Il Trono di Spade 8×05 dal disastro. Il penultimo episodio di quella che era stata annunciata come un’epica stagione, è in realtà una completa delusione. I buoni propositi sono stati rovinati da una scrittura non eccellente, almeno non al pari delle precedenti annate; a questo si aggiungono buchi di trama e pessimo sviluppo dei personaggi.
Per carità, Il Trono di Spade resta un prodotto eccellente dal punto di vista visivo; la sua estetica, la cura dei dettagli e gli effetti sono strabilianti, ma non si può certo dire altrettanto per la storyline di questa stagione.
La prima parte del quinto episodio è, come per i precedenti, preparatorio. Si discute, anche troppo, sulle strategie di guerra, ci si guarda alle spalle da amici e nemici, e si miete la prima vittima. Varys paga le sue colpe per aver tramato (in fin ci ciò che credeva giusto) contro la Madre dei Draghi, che dopo aver perso letteralmente tutto, non esita a giustiziarlo. Comprendiamo il dolore di Daenerys, una donna decisa più che mai a distruggere Approdo del Re e la sua sovrana – anche se questo dovesse costare la perdita di civili.
Così, Khaleesi, in groppa al suo drago, mette a ferro e fuoco ogni cosa; decima la Compagnia Dorata, spiana la strada al suo esercito, che entra in territorio nemico, e colpisce senza pietà ogni cosa e persona, senza distinzioni. Se Daenerys è il Diavolo, Approdo del Re è un Inferno di sangue. La parte buona e compassionevole della Madre dei Draghi è ufficialmente morta in questo episodio, impazzita senza un briciolo di spiegazione logica.
Comunque non si parla abbastanza della magistrale interpretazione di Emilia. Immensa. #GameofThrones pic.twitter.com/iUCjKOgbps
— Mattia (@mattia1597) May 13, 2019
Cersei se ne sta lì, implacabile, a guardare il suo regno bruciare. Come il capitano di una nave, ha deciso di affondare con essa. Comprendiamo anche la sua audacia, il non arrendersi finché non è finita del tutto. E proprio mentre cerca rifugio nei sotterranei, Cersei ritrova anche l’amato Jaime, il cui character development si è estinto alla fine dello scorso episodio. I fratelli Lannister trovano la loro fine sotto le macerie di Approdo del Re. Una conclusione deludente, senza senso, che distrugge ogni pronostico e getta nella spazzatura anni di storyline. Era davvero necessario far nascere una pseudo storia d’amore con Brienne, salvo poi spezzarle il cuore (le donne sono trattate davvero miseramente in questo show) e tornare dalla sorella come se nulla fosse? Probabilmente neanche Nikolaj Coster-Waldau credeva alle sue parole mentre recitava la parte del finto fratello innamorato.
Ne Il Trono di Spade 8×05 si salva un solo personaggio. Il Mastino ritrova suo fratello, per tanto tempo fedele servitore di Cersei, e inizia con lui un duello, mentre Approdo del Re cade a pezzi. Uno scontro all’ultimo sangue, fino a quando il Mastino, esasperato, lancia un’esclamazione che vale l’intero episodio: “Muori, ca**o!” Poetico.
insieme all’abbraccio dei fratelli Lannister, l’unico momento bello e commovente della puntata#GameOfThrones pic.twitter.com/Vv1hS7MxOP
— mari (@belongtoharreh) May 13, 2019
Il promo del finale di serie mostra Daenerys che con fierezza cammina tra ciò che resta di Approdo del Re, mentre si intravedono Tyrion e Arya, tra i pochi sopravvissuti al disastro. Viste le premesse e lo svolgimento del quinto episodio, che ha mandato all’aria tutta la pazienza, le nostre aspettative per il gran finale sono veramente basse.
https://www.youtube.com/watch?v=2qHLjRhoyxo
Invito tutti coloro che vengono qui a leggere la recensione ufficiale del sito a confrontarla immediatamente con quella di Antonio, che sta tra i commenti!
La differenza tra le due visioni è netta e quanto mai significativa per una serie che, comunque la si veda, ha emozionato quante altre mai.
Buon finale a tutti!
Questo episodio mi è piaciuto tantissimo. Un episodio bellissimo e tragico insieme. Pensavo che il terzo episodio di questa stagione non potesse essere superato in quanto a tragicità ma questo lo supera abbondantemente. Fantastico!!! Questa non è una serie dove si può dire ” E tutti vissero felici e contenti”, anzi è tutto il contrario. Come ha detto benissimo Varys a Dorne con Olenna “Fuoco e Sangue”. A quanto pare Fuoco e Sangue sono arrivati. Si, è un episodio veramente splendido
ragaziiiiiiiiiiii che delusione hanno rovinato il gran finale adesso sara jon snow contro regina del cassooo sara bataglia del nord per me la ragaza arya stark ucide la regina
Sono perfettamente d’accordo con la recensione calzante.. una vera delusione dopo anni di attesa.. Il modo superficiale in cui si evolvono i caratteri dei personaggi (ormani marionette), l’escalation di Dany che da regina decisa ma giusta diventa in poche puntate meschina, avida e spergiura (aveva dato la sua parola a Tyron).. certo capisco che non potendo tendere a un happy end con Jon e Dany felici sposi uno dei due dovesse capitolare e macchiarsi di gravi colpe per fare trionfare l’altro .. ma questa evoluzione è maldesta e piatta a mio avviso…questa stagione è davvero povera di contenuti…
@antonio: il tuo è il commento di un fanatico che non è disposto ad ammettere che senza avere il supporto dei libri, gli sceneggiatori non abbiano saputo fare altro che buttare tutto in caciara. Non è questione di scelte illogiche e potenziale inespresso, è questione di non sapere come sviluppare la serie mantenendo la stessa complessità.
Anni fa i fan dei Duran Duran e di Boy George scrivevano cose simili alle tue per difendere il vuoto della loro musica…poi ci si è resi conto che effettivamente non c’era niente da difendere.
Purtroppo quando si piega la propria capacità di lettura di un’opera alle regole e regolette delle scuole di sceneggiatura americane (quanto ha ragione Fofi) in cui la fa da padrone lo “storytelling” (i concetti delle suddette scuole vanno rigorosamente smerciati in inglese ai boccaloni de noantri) che vuole che un’opera racconti solo e soltanto di personaggi, entità rigide e bidimensionali condannate a un’eterna coerenza e non di persone, esseri umani a tutto tondo, che dietro una coerenza di facciata nascondono un vissuto ancora inespresso e contraddittorio, un mistero, che può rivelarsi in azioni e comportamenti sorprendenti, persino incomprensibili e illogici, ebbene non c’è da sorprendersi che il risultato sia un’accozzaglia di affermazioni banali e superficiali, incapaci non solo di capire le sottigliezze di tale opera, ma addirittura di travisarle usando altri grotteschi inglesismi come “fan service” et similia, etichette facilone con cui gli analisti mediocri possono bollare ciò che non sono in grado di capire. Benioff e Weiss hanno fatto un lavoro straordinario nell’aver dato vita sul piccolo schermo ad una pletora di personaggi coerenti ed allegorici che hanno trasformato nel tempo in persone senza far perdere la loro forza simbolica, un vero capolavoro di scrittura, ma hanno purtroppo sopravvalutato l’intelligenza del loro pubblico (quando si dice le perle ai porci) e ne stanno pagando le ingiuste conseguenze.
Ps stendiamo poi un velo pietoso sulla ridicola e pretenziosa critica di matrice veterofemminista sul modo in cui vengono trattati i personaggi femminili nello show, sono parole (deliri?) che si commentano da sole.
completamente d’accordo
Quanta saggezza in un solo commento. Non avrei saputo dirlo meglio.
Ormai si innalzano tutti a sceneggiatori professionisti attenti alle introspezioni dei personaggi quando pretendono poi dei comportamenti innaturali.
Lamentele su Jamie che non mettono il conto di quanto sia in realtà umanamente realistico ciò che ha fatto, lamentele sulla follia illogica di Daenerys.
Ragazzi ma sul serio qui non abbiamo capito l’importanza che aveva Jorah o quella di Missandei. Li ha persi. Il rifiuto di Jon è ciò che la fa decidere. A Daenerys non importa del popolo di Approdo del Re perché non è il suo. Ha intenzione di rifare tutto dalle fondamenta. Cersei è morta fra le braccia di Jamie schiacciata dall’unica cosa lei pensava fosse in grado di proteggerla. Schiacciata dal simbolo del potere che lei tanto voleva. Era Cersei a regalarci le morte più spettacolari e vendicative, chi avrebbe mai potuto dargli una morte degna? È una morte indegna? Sì… e per questo è perfetta per lei.
Smettetela di dire “buchi di trama” o problemi con la storyline o altri paroloni imparati su internet quando di sceneggiatura e semiotica non sapete proprio nulla.
Sono i personaggi più umani che una serie tv potesse mai concepire e vi diró di più, non ce ne saranno altri.
ma che spacchio dici! la semiotica mettitela nel culo
Il ritorno di Jamie a Cersei non mi è tanto piaciuto, perché allora non era servito affatto fare tagliare la mano a Jamie… Potevano fare parlare Brandon sulla verità della caduta dalla torre…
Comunque sia, il fatto che abbiano preso in giro sul “”cambiamento”” di Jamie e’ stato davvero ridicolo . E poi Cersei, secondo la profezia, sarebbe morta “per mano di un fratello” … hanno fatto tornare Jamie, reso reticente Bran su Jamie, e poi riuniti i fratelli-amanti?? Poi tutti i telespettatori a prendersi pena per loro… ma a che pro!? Il loro amore non ha mai avuto senso… Comunque non hanno avuto senso molto cose già dalla metà della settima stagione, a parere mio.
Il problema fondamentale è che le azioni fatte dai personaggi non sono più giustificate perché i caratteri psicologici sono andati a farsi friggere.
Se fino ad un certo punto i caratteri sono stati realistici ora sembrano più simili ad un qualsiasi telefilm per ragazzi dove si ha difficoltà ad entrare in empatia con i protaginisti.
Sono d’accordo con la recensione: anche io sono rimasta delusa, la morte di cercei è stata sprecata. Un personaggio del genere, con la sua forza e il suo carattere uccisa tra le mura e le braccia dell’amato l’ho trovato di cattivo gusto. Tralasciando poi che got non riesce più ad emozionare come prima.
Non ho mai odiato tanto Jon Snow e Sansa Stark come dopo questo episodio.
Quindi ci dobbiamo preparare a un gran finale dove un uomo incapace di guidare 100 guardiani della notte senza farsi ammazzare dopo tipo 1 episodio (poi resuscitato da Melisandre), incapace di conservare una carica per più di un paio di episodi (prima lord comandante dei Guardiani della Notte, poi Re del Nord) incapace di mentire in nome della ragione di stato (prima con Cersei nella big reunion, poi con Sansa e Arya) incapace di perdonare (impicca Olly che aveva tutte le ragioni di questo mondo per odiarlo a morte), incapace come stratega militare (manda a quel paese le strategie da lui stesso elaborate sia alla battaglia dei bastardi che contro il re della notte), buono solo a farsi salvare la vita dagli altri (prima Melisandre, poi Sansa e Ditocorto, poi Daenerys due volte) dovrebbe prendere il trono quando (scontatissimo) Daenerys ormai portata alla paranoica follia dalla sua stupidità e dalla stolidità di Sansa nell’odiarla e nel tramare contro di lei senza alcun motivo di trama valido se non la propria egoistica ambizione di regnare sul Nord, verrà uccisa ?
Se è così per quanto mi riguarda per gli sceneggiatori e per Martin stesso, se questo è il finale che dicono gli abbia rivelato e che “per strade diverse raggiungeremo comunque” come da loro dichiarato ho una sola parola: dracarys !
non conquista approdo del re per non fare un massacro, perde gran parte della sue truppe ed un drago per combattere contro i morti e salvare l’umanità e sbrocca per il potere ed il tradimento dell’amato? ma mi faccia il piacere, una boiata pazzesca senza senso logico. una donnetta isterica. non ci sono buoni o cattivi ma anche i “pazzi” che lottano per il potere hanno una logica.
Questo certifica l’importanza di saper scrivere le sceneggiature, cosa che D&D non sanno fare. Oramai la si guarda giusto per il TRASH.
Deludente perché non è andata come immaginava il “recensore..”
Riesci a leggere nella mia mente?
deludente perchè gli sceneggiatori, una volta perso il supporto dei libri, non hanno capito che 99 spettatori su 100 guardano la serie non per le americanate (città che bruciano) ma per gli intrecci narrativi (dei quali non sanno nulla). se devo vedere gente che muore e palazzi che bruciano guardo Bruce Willis.
Esatto, esiste una cosa chiamata “storytelling”, che molti lettori non capiscono perché credono che il pubblico guardi le serie puramente per le coppie e per il trash.
Come si fa a scrivere una recensione di questo genere ? Innanzi tutto la regina dei draghi non è mai stata un personaggio “ politico “ e nella settima stagione è frenata solo da una platea di consiglieri , ora tutti uccisi o traditori . Inoltre da considerare la propensione alla follia della famiglia . La fine di Cersei non la di trova nella sua morte , ma nella disperazione trasmessa magistralmente . Anche Jamie: tutti possiamo avere evoluzioni e ricadute sui “ punti deboli “, il trono di spade ci restituisce la miseria umana per quello che è, imprevedibile e accattivante al tempo stesso . 10 e lode
Come si fa a scrivere un commento del genere e non ammettere che ci sono errori di scrittura e buchi di trama? Se un personaggio intraprende un percorso narrativo verso il bene o il male che sia, deve proseguire su quella strada. Non tornare indietro. Non ha senso altrimenti, é come buttare nel cesso 8 anni di storia.
Questa è una sorta di regola? Se uno è bravo lo sarà per sempre? Nessuno ha criticato Nolan quando il suo Batman disse “o muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo”… sinceramente era scontato che Jamie tornasse da Cercei, è sempre stata innamorato di lei e portava in grembo il loro figlio.
Se era “scontato” come dici, allora perché sviluppare questo legame tra Jaime e Brienne? Per puro fan service? Poi non facciamo paragoni con Nolan.
Secondo me invece il personaggio di Jamie è stato uno dei migliori e la relazione che ha sviluppato con Brienne ne è la prova. All’inizio della seria è un uomo egoista, accecato dall’amore che prova per la sorella e che senza pietà ha spinto un bambino da una finestra pur di proteggerla. Da quando viene fatto prigioniero a Winterfell e l’incontro con Brienne inizia il suo cambiamento, riscopre l’onore di essere un cavaliere, di dare peso alla vita umana ti tutti (non solo della sua famiglia), di cosa si è perso non volendo ammettere a sé steso che era padre (fino a quando non ha perso sua figlia tra le sue braccia) e che l’amore viene in molte forme. La relazione con Brienne è l’amore che fa bene, quello in cui riesci a vederci un futuro roseo, mentre con cercei era sempre tutto troppo difficile e rischioso, ma non meno vero. Bisogna accettare che cersei è stato, e sempre sarebbe stato, l’amore della sua vita. Lui amava Brienne, e sono convinta che fosse pronto ad una vita con lei se avesse avuto la conferma che cercei fosse viva e stesse bene, seppur lontana da lui. Ma il pensiero di una sua imminente morte gli ha fatto prendere una dura decisione, rinunciare ad un futuro più semplice e felice, per andare a salvare l’altra donna della sua vita, anche a costo di morire. Jamie sarebbe stato in grado di vivere con Brienne solo e soltanto sapendo che cersei era al sicuro, se lei fosse morta ad approdo del re senza di lui, si sarebbe sicuramente suicidato. Questo è il bello del suo personaggio. Capisco la delusione, ma lui non è tornato il Jamie dell’inizio, ha combattuto con onore, senza una mano, per salvare il popolo. Ha seriamente preso in considerazione un futuro con Brienne ed era pronto a seguirla. E quando l’amore della sua vita era in pericolo, ha rinunciato di nuovo a tutto per lei, solo per lei. Bellissimo personaggio, ottima storia. Per quanto il mio cuore soffra per Brienne, lei sapeva sarebbe andata così.
Il cavallo bianco nel finale è il simbolo del cambiamento di Daenerys.
Era pur sempre una ragazzina di 15 anni all’inizio, ed ora – a forse 20/23 anni – dove si trova? Quali decisioni deve fronteggiare? E’ sola sul drago come sarà sola sul trono.
Lo ha capito e per questo cambiata: le piacerà?
Per quanto mi riguarda ho apprezzato la distruzione totale, senza speranza, senza via d’uscita, anche nel senso della morte dei Lannister.
Se ci si dichiara delusi, si apprezzi almeno il fatto che – come mai accaduto in questo tipo di storie – non c’è bianco e nero, bene e male. C’è un grigio dove ogni baluardo e punto di riferimento scompare.
Ps: e Sir Davos? Cosa doveva fare??
Con “Sir Davos cosa dove fare” intendi ciò che gli ha chiesto Tyrion all’inizio della puntata? Penso si riferisse all’eventuale fuga di Cersei e Jaime….
Credo che Davos dovesse portare la barca necessaria alla fuga di j&c
non c’è bianco e nero?
a me risulta che ci sia una famiglia e un personaggio, che vengono da nord, i quali incarnano tutti i valori che piacciono tanto allo spettatore medio: rispettano la legge, mantengono la parola data, si amano tra loro, sono altruisti, sanno farsi amare dagli sconosciuti, si difendono dai soprusi, lottano per riavere ciò che è loro, sono pieni di ideali….
poi ci sono tutti gli altri, legioni di sociopatici.
sembra di vedere il reboot di Berretti Verdi, Jon Snow fa John Wayne.
senza parlare del drago incendia tutto, neanche fosse caricato al NAPALM, che buffonata,