Benedict Cumberbatch non ci sta quando si tratta di discriminazione sul lavoro. L’attore di Sherlock, intervistato da Radio Times, ha dichiarato di essere un forte sostenitore dell’equal pay, ovvero della parità retributiva tra uomini e donne, un fenomeno che molto spesso costringe le attrici – anche se protagoniste – a guadagnare uno stipendio incredibilmente minore rispetto ai loro colleghi maschi. Basti pensare al caso di Claire Foy di The Crown, mentre Evan Rachel Wood di Westworld è stata più fortunata, dato che HBO si è deciso a pagarla quanto attori del calibro di Ed Harris e Anthony Hopkins.
La star ha parlato a cuore aperto, spiegando come l’industria cinematografica e televisiva possa rimediare al divario remunerativo, e annuncia che non farà film se le donne non avranno gli stessi diritti degli uomini.
“Date un’occhiata alle vostre quote. Chiedete quanto vengono pagate le donne, dite: se lei non viene retribuita quanto gli uomini, allora non lo faccio.”
Benedict Cumberbatch ha poi svelato che avrebbe utilizzato il suo nome e la sua compagnia di produzione, la SunnyMarch, per contribuire a dare vita a più serie incentrate sulle donne.
“Sono orgoglioso di essere l’unico uomo nella nostra produzione, insieme al mio partner Adam [Ackland]. Il nostro prossimo progetto è una storia al femminile con la lente dell’obbiettivo sulla maternità, in un tempo in cui esiste il disastro ambientale. […] Se è incentrato sul mio nome, per avere gli investitori, possiamo usare la stessa attenzione per una serie di progetti al femminile. La metà del pubblico è donna”.
Dopo aver interpretato di nuovo il Doctor Strange in Avengers: Infinity War, Benedict Cumberbatch torna sul piccolo schermo con la miniserie in cinque parti dal titolo Patrick Melrose, basata su una serie di libri scritti da Edward St Aubyn. La storia segue la vicenda del playboy Melrose che lotta per superare la sua traumatica infanzia e l’abuso di sostanze. La serie debutta sugli schermi americani il 12 maggio.