La bufala portachiavi con microchip denunciata da un comunicato ASCOM è tra le più longeve della storia delle fake news. Il pericolo che si insinuerebbe in gadget regalo distribuiti nei parcheggi e presso distributori da sedicenti ladri con l’obiettivo di tracciare i movimenti delle loro vittime è in realtà un falso clamoroso. Nessuna allerta dunque se non quella di lasciar perdere la nota che ha ripreso a girare su WhatsApp.
Il messaggio in arrivo sull’applicazione di messaggistica allerta tutti sui pericoli che si corrono accettando i portachiavi dai in regalo nei parcheggi e presso i distributori di carburante. Il rischio risiederebbe nei microchip contenuti nei gadget appunto che servirebbero a monitorare i movimenti delle virttime fino alla loro abitazione: con l’obiettivo poi di organizzare furti e rapine. La nota si conclude poi con la presunta identificazione di bande rumene occupate nella truffa. Tutto è naturalmente falso e pure inverosimile.
Si parla di bufala portachiavi storica visto che proprio un comunicato ASCOM dell’ormai lontano 2016: proprio l’associazione e nello specifico la Confcommercio di Parma smontava del tutto la notizia etichettandola come un falso acclarato. Non c’era nessun pericolo allora né tanto meno adesso e a onor del vero, nonostante la nota faccia riferimento pure ad un allerta della Polizia in merito alla vicenda, non c’è alcun annuncio neanche in tal senso.
Basterebbe davvero poco per smascherare la bufala portachiavi, ragionando giusto un minuto sul messaggio che la contiene. Le fantomatiche banche rumene impegnate nel progetto criminale dovrebbero donare gratuitamente gadget con microchip costosissimi e poi avere a disposizione un sistema di monitoraggio della posizione GPS fatto in casa ma incredibilmente versatile e funzionale. Insomma, un’organizzazione di questo tipo sarebbe degna di veri e propri professionisti di alto livello e con ingenti risorse e non di un gruppo di ladri intenti anche loro a sbarcare il lunario. Un po’ di sale in zucca dunque e anche questa catena potrebbe smascherarsi da sola.
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