45 anni fa la morte di Sid Vicious, che aveva solo 21 anni

Il 2 febbraio 1979 moriva Sid Vicious, ex bassista dei Sex Pistols

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La morte di Sid Vicious fu quella di una meteora. Sarebbe interessante sapere cosa avrebbe fatto oggi l’irrequieto John Simon Ritchie, che entrò nella scena alternativa tutt’altro che in punta di piedi. Sid sfondò letteralmente la porta a colpi di pistola, e nella sua brevissima carriera artistica – breve quanto la sua stessa vita – fece in tempo a lasciare un segno indelebile nella storia della musica.

La morte di Sid Vicious

Il 2 febbraio 1979 Sid Vicious, nato John Simon Ritchie, fu rinvenuto cadavere a New York, nella stanza da letto della fidanzata Michelle Robinson. Poche ore prima l’ex bassista dei Sex Pistols aveva assunto una dose di eroina che la madre Anne MacDonald gli aveva fornito. Tutto avvenne durante un party. Vicious era appena stato liberato dopo la pena dovuta alla rissa con Todd Smith, il fratello della sacerdotessa del rock Patti Smith, al quale ruppe un bicchiere in piena faccia.

Lo accolse un festino, durante il quale assunse dell’eroina che lo mandò in overdose. Fu salvato da Michelle, ma poco dopo ne assunse dell’altra. Quell’ultima botta gli fu fatale. A soli 21 anni Sid Vicious si spense per sempre.

La morte di Nancy Spungen

Una vita a prova di morte, quella di Sid Vicious, durante la quale si ritrovò coinvolto nell’assassinio della storica fidanzata Nancy Spungen (accoltellata al Chelsea Hotel). Siccome i due alloggiavano nella stessa stanza, il bassista fu arrestato in quanto unico indagato, ma fu rilasciato grazie alla cauzione pagata dalla EMI.

Il 7 febbraio 1979, 5 giorni dopo la morte, Sid Vicious fu cremato. Aveva espresso il desiderio di essere seppellito con la sua giacca di pelle, i suoi jeans e i suoi stivali accanto alla tomba di Nancy Spungen, ma la madre di quest’ultima non acconsentì.

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