Tantissimi utenti social ora vogliono sapere chi siano gli hater di Fedez che augurano le peggiori cose al figlio Leone. Lo stesso Fedez ha annunciato una battaglia contro quei profili fake che compaiono sotto la sua bacheca e infestano Twitter vomitando odio. Lo ha fatto, il rapper e imprenditore digitale, in una serie di storie pubblicate su Instagram nelle quali non solo ha risposto a un utente in particolare, ma ha anche dichiarato che non serve nascondersi dietro l’anonimato per restare impuniti.
Il messaggio di Pupo sugli hater di Fedez
Oggi nella sua rubrica Dolce E Un Po’ Salato Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha scelto di inviare un messaggio direttamente a Federico Lucia per dire la sua su quanto accaduto la scorsa settimana. Per argomentare, la voce di Su Di Noi ha citato un episodio di cui è stato protagonista.
“Tempo fa, grazie all’intervento dei nuclei specializzati della Guardia di Finanza, smascherai e denunciai un mio hater”. Così si apre il messaggio di Pupo per Fedez, che spiega che poco dopo si ritrovò a guardare negli occhi il suo odiatore nell’aula di un tribunale. Fu proprio in quel contesto che Ghinazzi si ritrovò “di fronte a un imbecille“ e ciò gli fece prendere una decisione drastica: “Mai più nella vita avrei dedicato un solo secondo a certe vicende”.
Secondo Pupo, Fedez dovrebbe “volare più alto” perché chiedere agli hater di rivelare l’identità “non serve a nulla, anzi”. Perché?
“Se un giorno diventasse obbligatorio rivelare la propria identità sarebbe la fine di molte carriere del settore, probabilmentre anche di quella di Fedez”.
Gli hater andrebbero sfruttati?
In che senso? Il dissing continuo tra hater e sostenitori degli artisti, secondo Pupo, contribuisce a “mantenere vivi e redditizi questo genere di percorsi, diciamo ‘artistici'”.
Ricordiamo che un utente ha augurato un tumore al piccolo Leone, e per questo Fedez lo ha sfidato a mostrare faccia e nome, o a incontrarsi.
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