X2VR di Sfera Ebbasta era nell’aria probabilmente dai tempi di Famoso (2020) e Italiano EP (2022), perché Gionata Boschetti negli anni ci ha abituati abbastanza ai colpi di testa. da XDVR (2015) è passato tanto champagne sotto i ponti arrugginiti prima, dorati poi, e se prima le bollicine venivano dal discount ora sono edizioni custom con la “e” di Sfera a tracciare il territorio. Era nell’aria, dicevamo, perché se Famoso è stata la boria internazionale tuttavia riuscita grazie all’apporto di grandi nomi del rap mondiale, Italiano EP è stato un tentativo simile ad un inciampo. Non grave, ma lo è stato.
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X2VR di Sfera Ebbasta: fine dell’abbaglio, si torna a casa
Per questo X2VR era nell’aria: dopo l’EP Italiano si sentiva che il meglio sarebbe arrivato. Il 17 novembre è arrivato. Non “il meglio” inteso come capolavoro, ma un punto fermo e solido nella carriera di Boschetti. In questo disco Sfera Ebbasta e il suo partner in crime Charlie Charles chiudono un cerchio e ritornano nel blocco dal quale un appena 20enne Gionata pensava e sognava in grande, una fame che non si è mai spenta e di cui ha già parlato esplicitamente nelle note che hanno accompagnato l’annuncio del disco.
Con X2VR di Sfera Ebbasta siamo ben lontani dalla ricerca latin pop di Famoso e Italiano EP: la trap non manca, ma in questo disco troviamo anche le barre del rap che restituiscono un album maturo, più profondo e introspettivo, e soprattutto sincero. Sfera ha smesso di raccontarsela e raccontarcele, e lo capiamo dall’incipit della prima traccia Fragile:
“La gente molto spesso mi odia, mi critica, ma fondamentalmente penso che non abbia capito il mio modo di vivere. Pensano che ostento in quello che ho, ostento i miei risultati perché voglio fare il figo, ma in realtà io spero solo di motivare tutti quei ragazzi che come me non hanno mai avuto niente e che sbattendosi sanno di poter arrivare a qualcosa”.
La spirale introspettiva
Sfera Ebbasta ha sempre avuto un problema con chi lo ha criticato per i suoi testi sempre orientati verso il successo, la redenzione, la scalata, le donne, i brand e il lusso, e se un tempo sapeva parlare soltanto di invidia oggi dimostra di non essere più il 20enne spavaldo del “nokritike“. Oggi ti spiega chi è veramente, e se non lo capisci è un problema tuo.
Nell’album Rockstar cantava: “Saremo ricchi per sempre”, oggi quello status è raggiunto e Sfera ti spalanca le porte del suo mondo come l’amico che non incontri da tempo e che in te cerca la condivisione. In Momenti No con Tedua canta: “Ringrazio mia mamma per quello che ho”, e l’ospite fotografa il disagio delle famiglie che arrancano ogni giorno; Milano Bene insieme a VDLC e la già citata Fragile vedono Sfera cavarsela da solo, eccome, mentre in Ciao Bella con Anna si concede ancora un po’ di rabbia.
Un altro punto alto del disco è senza dubbio 15 Piani con Marracash, metafora della scalata verso la fama insieme a uno dei suoi mentori più importanti. Eppure, se X2VR riprende il discorso di XDVR, tra i due dischi troviamo inopinatamente delle distanze.
Sfera Ebbasta guarda certamente al passato, ma non si limita a ripartire da ciò che ha lasciato. Gionata è nel suo presente e ora sì, ritorna nel blocco per riabbracciare il se stesso smarrito di un tempo, ma lo fa a bordo di un’auto extralusso per tenere un seminario sulle infinite possibilità che la vita offre e per dire alla sua gente di non mollare.
La lotta di classe è qui declinata, inevitabilmente, al lessico della trap che con questo disco trova un nuovo punto di partenza per la scena italiana.