Dobbiamo fare nuovamente i conti con la catena in stile “Non autorizzo Facebook ad usare le mie foto“. Come riportato nel titolo del nostro articolo, si tratta ormai di una bufala intramontabile, che volendo guardare il bicchiere mezzo pieno non mette in discussione la nostra sicurezza digitale. Già, perché a differenza di quanto avviene solitamente in questi casi, non abbiamo link che ci rimandano a siti terzi molto pericolosi per carte di credito o conti. Come stanno le cose? In realtà la situazione è molto più banale di quanto si possa immaginare, visto che “si gioca” sul fatto che l’app, insieme ad Instagram, stia diventando in parte a pagamento.
Occhio alla catena “Non autorizzo Facebook ad usare le mie foto”: sta tornando una bufala storica in Italia
Perché scrivo “in parte”? Ormai è noto che gli utenti propensi ad utilizzare Facebook ed Instagram senza inserzioni pubblicitarie, come avvenuto fino ad oggi, dovranno affrontare un costo mensile. Al contrario, chi è disposto ad imbattersi negli annunci, come avviene su YouTube da tempo, potrà usare le piattaforme gratis. Dunque, se da un lato è confermato l’entrata in scena di Facebook a pagamento, come specificato con un nostro recente articolo nel tentativo di fare chiarezza sull’argomento con tutte le limitazioni del caso, al contempo occorre fare attenzione alle tante imprecisioni e bufale che circolano all’interno della stessa piattaforma.
Oltre alla fake news in stile “Non autorizzo Facebook”, come riportato da altre fonti in giornata, sta girando un’altra catena che prova a sfruttare l’onda emotiva dell’introduzione di Facebook a pagamento. Mi riferisco al fatto che, secondo il messaggio in questione, sarebbe possibile disattivare la funzione che prevede il pagamento di 4,99 dollari al mese con la semplice ricondivisione di un post. Con tesi avvalorata da Channel 4 News. Notizia ovviamente falsa e priva di fonti.
Occorre fare più attenzione alle fake news, come quella che esordisce con “non autorizzo Facebook ad usare le mie foto”.