Rehab di Amy Winehouse usciva il 23 ottobre 2006. Il brano consacrò la popstar britannica al successo internazionale dopo il primo album Frank che, nonostante il giudizio positivo della critica, non sfondò il muro della storia. Rehab era ciò che mancava nel repertorio dell’artista: il pezzo radiofonico ma sincero, con un motivetto pulsante che rimanesse in testa. Con quel beat che ricordava vagamente My Boyfriend’s Back delle The Angels, il brano conquistò subito il pubblico.
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La storia di Rehab di Amy Winehouse inizia durante una passeggiata a New York con il produttore Mark Ronson. Fu proprio quest’ultimo a raccontare la nascita del singolo durante un’intervista rilasciata a Zane Lowe su BBC Radio 1:
“Stavo camminando per strada con Amy. Eravamo a New York e stavamo lavorando insieme da circa una settimana. Stavamo camminando verso un negozio. Voleva comprare un regalo per il suo ragazzo e mi stava raccontando di un momento specifico della sua vita quando suo padre provò a parlarle con un po’ di buon senso. Lei disse: ‘Ha cercato di farmi andare in rehab e io gli ho risposto Pfft, no no no. La prima cosa che dissi fu: “Ding ding ding ding ding. Com’è stato per te?’ e subito pensai: ‘Dobbiamo tornare in studio'”.
Quella conversazione divenne l’incipit del testo: “They tried to make me go to rehab, but I said no, no, no“. Il 27 ottobre 2006, quattro giorni dopo, uscì Back To Black, il secondo album di Amy Winehouse che conteneva altri singoli di successo come la title-track, Love Is A Losing Game e You Know I’m No Good.
Oggi Rehab di Amy Winehouse è considerato un capolavoro dell’r’n’b nonché una delle canzoni più rappresentative della popstar britannica, scomparsa il 23 luglio 2011 a soli 27 anni.