Fedez è stato scagionato dalle accuse di vilipendio all’arma dei carabinieri. Il suo fascicolo è stato archiviato, dunque è stata accolta la richiesta dei pm. Federico Lucia, quindi, non andrà a processo.
Il caso
Il caso è scoppiato nel 2021, quando la Onlus Associazione Pro Territorio e Cittadini lo ha denunciato per vilipendio alle forze armate e istigazione a delinquere.
Oggetto della denuncia era il testo di Tu Come Li Chiami, canzone contenuta nel mixtape BCPT (2010), che secondo la Onlus istigava a “vilipendere le forze armate della repubblica italiana (carabinieri e militari) chiamandoli infami e definendoli figli di cani”.
Nel testo Fedez recitava:
I politici italiani
Io li chiamo infami
Tutti quei figli di cani
Tu come li chiami
Carabinieri e militari
Io li chiamo infami
Tutti quei figli di cani
Raggiunto dalla notizia, Fedez aveva precisato che si trattava di un brano “che oggi non rispecchia il mio pensiero“, e ricordava che Giorgia Meloni da giovanissima aveva detto che “Mussolini ha fatto anche cose buone“. Nel settembre 2022 i pm avevano chiesto l’archiviazione motivando la richiesta con queste parole: “La canzone Tu Come Li Chiami non ha i connotati del vilipendio ma solo quelli – penalmente irrilevanti – della critica aspra, della provocazione e della ricerca spasmodica della notorietà“.
Fedez scagionato, il gip archivia il caso
La notizia arriva da Il Giorno, che in un articolo pubblicato il 12 settembre 2023 riporta che il gip ha archiviato il procedimento dopo la richiesta dei pm del settembre 2022.
In parte del testo delle motivazioni, reso noto da Il Giorno, leggiamo:
“Il giudice condivide le considerazioni svolte dal pubblico ministero e la sussistenza della scriminante del diritto di critica artistica, esercitato pur con gli accenti aspri e discutibili dell’autore ma da ritenersi parte della sua produzione priva della finalità di vilipendere l’istituzione Arma dei Carabinieri”.
La Onlus, nella persona del rappresentante Roberto Colasanti, ha commentato: “Prendiamo atto della pronuncia e lasciamo ad altri le considerazioni al riguardo”.