Sta girando da alcune ore una voce su Facebook che, per forza di cose, ha attirato l’attenzione soprattutto degli appassionati di apnea, visto che si parla con insistenza di Andrea Zuccari morto. Si tratta di un personaggio che forse non è conosciutissimo da buona parte degli utenti che frequentano la piattaforma di Zuckerberg, ma che nel suo mondo godeva di ottima fama. Parlare al passato è purtroppo necessario, perché dopo circa due giorni di rumors sulle sue sorti, ora abbiamo la conferma da parte della compagna sul fatto che non sia più tra noi. Vedere per credere quanto pubblicato dalla donna sui social. Fatale un intervento di manutenzione in Egitto, ad una profondità di circa 50 metri.
Conferme chiare su Andrea Zuccari morto: l’apneista ha perso la vita in mare due giorni fa
Al momento non sono ancora chiare le cause del decesso, anche perché non è stato ancora ritrovato il corpo di Andrea Zuccari. Si ipotizza un malore, anche perché l’apneista era reduce da diversi giorni di duro lavoro, prima dell’attacco degli squali. Nell’area in cui è stata rinvenuta la sua attrezzatura, infatti, sono state riscontrate anche attività dei carnivori. Ipotesi macabra, che è rafforzata anche dal mancato ritrovamento del corpo, come riportato in precedenza. Insomma, per una volta le indiscrezioni dei social stanno trovando conferme nei fatti, a differenza di quanto avvenuto in passato con altre catene.
Anche altre fonti hanno trattato la notizia, sposando la tesi che effettivamente l’apneista abbia fatto i conti con un malore essendo impegnato in attività di assistenza a certe profondità da circa una settimana. Di sicuro, quanto accaduto ad Andrea Zuccari alimenterà le polemiche sugli standard di sicurezza assicurati a chi, per lavoro, vengano richieste determinate attività in immersione.
Vi aggiorneremo appena avremo ulteriori notizie su Andrea Zuccari, visto che ufficialmente l’apneista risulta ancora scomparso.
Perché date le notizie, privi di dati e fonti certe??? Squali??? L’attività degli squali si, si è registrata a profondità di 80/90 metri. L’ipotesi del malore è chiaramente la più plausibile, dopodiché in profondità la possibilità di imbattersi in squali è purtroppo possibile ma non certo da ritenersi la causa della scomparsa o del decesso. Abbiate rispettato del dolore in primis e a cause accertate scrivete ciò che volete, senza buttare inutile benzina su un fuoco già sufficientemente caldo e doloroso. Con rispetto.