Non solo Palermo: sul tema dello stupro di gruppo Gemitaiz dedica un pensiero anche a quanto accaduto a Firenze. Il 17 agosto Il Tirreno ha pubblicato le motivazioni della sentenza emessa dal tribunale di Firenze nel marzo 2023 a seguito dei fatti del settembre 2018, quando una minorenne subì una violenza di gruppo da parte di due giovanissimi durante una festa alla Rufina.
Nelle motivazioni della sentenza – riporta anche Firenze Today – si legge di un “fraintendimento” che “impedisce di ritenere penalmente rilevante la loro condotta”. Così il giudice avrebbe assolto i due giovanissimi coinvolti nel caso, una scelta che ora è oggetto di riflessione da parte di Gemitaiz.
Il rapper romano scrive:
“In questi casi si pensa sempre che sia scontato che una cosa del genere sia condannata a livello morale, ma invece è sempre importante specificare. La giustizia italiana è una barzelletta, lo è da tanti anni. Vedo gente ridere del sistema giudiziario degli altri Paesi quando qui proteggiamo le bestie, gli assassini e i pezzi di me**a“.
In un’altra storia Instagram Gemitaiz pubblica alcuni screenshot di un gruppo Telegram frequentato da utenti nascosti dietro profili fittizi. L’argomento si sposta dunque sullo stupro di gruppo di Palermo. Il rapper fa notare che molti utenti chiedono di visionare i video girati da uno degli aguzzini, alcuni sarebbero addirittura disposti ad un non meglio specificato scambio. Così Gemitaiz scrive:
“Purtroppo credo che l’estinzione sia l’unica cosa che meritiamo. Se conoscete gente con una mancanza di empatia del genere, state attenti. Se gli volete bene, provate ad aiutarli”.
Come lui, altri artisti hanno condannato gli episodi: Ermal Meta, ma anche Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, senza dimenticare Paola Turci. Il mondo dell’arte è unito per porre un freno a questi fenomeni che, purtroppo, fanno ancora parte del nostro presente con tutta la loro brutalità.