Non c’è tanto da stare allegri per l’aumento di prezzo di Spotify Premium in specifici paesi europei. Per quanto in Italia la situazione sia ancora sotto controllo senza segnali di rincari, non è detto che l’abbonamento non subisca un rialzo anche dalle nostre parti.
Dati alla mano, Spotify Premium può contare su 200 milioni di abbonati al mondo. Il prezzo del servizio è rimasto invariato per anni e c’era quasi da aspettarsi che un aumento giungesse anche per i patiti della musica e dei podcast (come recentemente avvenuto anche per Netflix e i suoi film e le serie TV). Proprio da oggi 24 luglio, è giunta notizia ufficiale dell’aumento dell’abbonamento di Spotify Premium nei Paesi Bassi e anche in Belgio. Potrebbe sembrare un rialzo irrisorio quello di 1 euro al mese, ma non andrà di certo a genio di tutti coloro che magari già ritenevano di non pagare poco per l’ascolto di contenuti.
L’impatto dell’aumento di prezzo di Spotify Premium, almeno, sarà graduale. In effetti, tutti I già abbonati riceveranno una comunicazione in merito all’aumento almeno un mese prima dell’entrata in vigore della modifica contrattuale. Al contrario, i nuovi clienti in prova, potranno provare il servizio per un mese aggiuntivo e solo dopo, pagare l’abbonamento un euro in più rispetto al solito.
Arriverà l’aumento del prezzo di Spotify Premium anche in Italia? Attualmente, un piano singolo costa 9,90 euro, quello Family 17,90 euro. C’è da capire dunque se il rincaro riguarderà tutte le soluzioni allo stesso modo o in maniera diversa (per quanto riguarda almeno le opzioni non annuali), ma è difficile che dopo la modifica contrattuale avvenuta in Belgio e Paesi Bassi non si provveda allo stesso trattamento anche altrove. Di certo, con la motivazione di voler rendere un servizio agli utenti migliore, l’aumento di costo per i clienti sarà realtà in sempre più paesi.