Un botta e risposta tra il cantante e l’amministrazione comunale. Dopo la notizia del mancato appuntamento di Povia a Sulmona, in provincia de L’Aquila, è nato un caso. Nei fatti, il cantautore di Luca Era Gay era atteso il 6 luglio nel piccolo comune abruzzese ma l’evento non avrà luogo. Ciò ha portato Povia a replicare in un video alla decisione dell’amministrazione, ma la sua protesta non è passata inosservata.
Il concerto di Povia a Sulmona: gli antefatti
Come detto in apertura, Povia era atteso il 6 luglio a Sulmona per un concerto nel contesto della manifestazione Saldi In Corso 2023. L’evento era stato confermato il 17 giugno, ma improvvisamente il giorno dopo – 18 giugno, secondo le dichiarazioni di Povia – il concerto è stato “annullato”. Il motivo, secondo il cantante, sarebbero state le critiche ricevute dai commercianti che hanno voluto il suo nome nel cartellone.
Per questo motivo Povia, lo stesso 18 giugno, ha pubblicato il suo commento in un video sui social. Nel suo lungo sfogo indirizzato specialmente all’amministrazione comunale, il cantante ha detto:
“Se l’istituzione si prende paura del nulla e si fa intimidire da quattro critiche, non solo gliela dà vinta a questi quattro beoti ma subisce quell’atteggiamento comunque mafioso perché per paura viene portato ad annullare l’evento. Se è cosi un’istituzione, parlo in generale, deve cambiare mestiere”.
L’utilizzo della parola “mafioso” ha scatenato i titoli di alcuni quotidiani online. Per questo motivo il Comune di Sulmona, come si legge in una nota pubblicata da Rete Abruzzo, non solo ha fatto chiarezza sul mancato evento di Povia ma ha anche comunicato che l’amministrazione starebbe valutando azioni legali. La spiegazione:
“La complessiva proposta Saldi in Corso 2023, elaborata ed organizzata dalle associazioni di categoria del settore commercio, prevede una serie di eventi da ospitare in centro storico; a tale iniziativa, ritenuta idonea a contribuire all’animazione dell’estate sulmonese, l’Ente ha stabilito di fornire sostegno economico a parziale copertura delle spese di realizzazione. Il Comune pertanto, non avendo avuto contatti con alcuno degli artisti deputati alla realizzazione delle attività, non ha curato la loro contrattualizzazione né nello specifico ha disposto, non avendone titolo, l’annullamento dell’ingaggio del cantante Povia”.
Quindi: “Intanto il video del cantante Povia, dove dice la sua sull’annullamento del concerto, è al vaglio dell’ufficio legale del Comune di Sulmona per eventuali profili diffamatori da parte dell’artista”.
La replica di Povia: “Non ho detto che siete mafiosi”
Appresa la notizia dell’intenzione del Comune di Sulmona di intraprendere azioni legali, Povia ha replicato con un nuovo video.
Nella sostanza, il cantautore precisa che il riferimento alla mafia era rivolto a “quei cavolo di hater” che sui social intervengono sotto i suoi post e che, secondo Povia, avrebbero influenzato la scelta sul concerto a Sulmona. Il termine usato, essendo oltremodo forte, è comparso sui titoli dei quotidiani online e avrebbero distorto il significato del messaggio portando, quindi, il Comune a valutare le azioni legali.
“In realtà il danneggiato sono io”, dice Povia nella sua replica per precisare che i reati di diffamazione andrebbero contestati ai detrattori che ogni giorno lo attaccano sui social. Infine, il cantautore chiede ai commercianti di Sulmona la possibilità di valutare un reinserimento della data del 6 luglio nel calendario per buttarsi alle spalle queste polemiche.