Perché si parla di effetto Beyoncé in Svezia? L’inflazione c’entra sempre, e a questo giro la popstar avrebbe provocato un aumento vertiginoso dei prezzi delle strutture ricettive una volta annunciato il suo Renaissance World Tour. Non lo dicono i cittadini, bensì l’allarme arriverebbe dalla Danske Bank.
La venere del pop ha aperto il suo Renaissance World Tour a Stoccolma nel maggio 2023, e la prenotazione dei biglietti e degli alberghi avrebbe fatto lievitare i prezzi di almeno 0,2 unità. Lo sostiene Michael Graham della Danske Bank, che stima che l’effetto Beyoncé in Svezia con l’inflazione alle stelle potrebbe sgonfiarsi proprio nel mese di giugno, con il ricambio delle offerte dovute all’estate.
Per il momento da parte di Beyoncé non arrivano commenti, ma gli economisti svedesi temono che l’arrivo in Svezia di Bruce Springsteen con il concerto programmato a Goteborg possa aver un effetto simile, trattandosi appunto di un’altra star internazionale come la voce di Halo.
Il 2023 è appunto l’anno del ritorno di Beyoncé, dopo il lancio dell’album Renaissance e la partenza per il tour mondiale. La popstar, come detto in una nostra recensione, non sbaglia un colpo e a questo giro ritorna con un album ricco di sfumature del passato, ma senza creare quell’effetto nostalgia che decisamente è in eccessiva tendenza negli ultimi 10 anni.
Beyoncé, più di tanti altri artisti, sa sempre innovare e regalare al mondo e alla scena una piccola lezione di stile che in questo periodo storico di similitudini ed emuli, non fa mai male. In Renaissance Beyoncé mantiene le sue peculiarità e la sua originalità senza mai perdere le sue straordinarie capacità vocali e senza mettere da parte la sua presenza scenica.
Per questo, vero o non vero, ogni suo concerto è sold out: uno show di Beyoncé è sempre uno spettacolo unico.