Dopo le accuse, la Procura di Berlino ha aperto un’inchiesta. Così Till Lindemann sarebbe indagato per violenza sessuale. Il frontman dei Rammstein avrebbe tentato approcci sessuali con alcune ragazze nei backstage dopo che alle stesse erano stati offetti dei cocktail alterati con stupefacenti.
Tutto era iniziato con la fan irlandese Shelby Linn, che dopo il concerto della band berlinese a Vilnius aveva raccontato sui social di essere stata avvicinata da Till Lindemann dopo aver bevuto della tequila allungata con una misteriosa sostanza. Shelby spiegava di aver partecipato ad un pre-party su invito di Alena Makeeva, sedicente “responsabile del casting” e di essere stata condotta in un’area riservata vicino al palco per incontrare il frontman.
Lindemann avrebbe tentato un approccio che Shelby avrebbe prontamente respinto, ma dopo la storia raccontata dalla ragazza sui social altre persone si erano fatte avanti per riportare esperienze simili. Oggi, 15 giugno, France Presse e Barron’s riportano che la Procura di Berlino avrebbe aperto un’indagine preliminare nei confronti del cantautore. Secondo altre testimonianze raccolte dal Guardian, almeno due ragazze sarebbero state stordite per poi risvegliarsi mentre facevano sesso con Lindemann.
Il cantante, ascoltato dall’AFP, ha parlato di “accuse false senza eccezione“. Va detto che Shelby Linn ha sempre negato la violenza sessuale, ma il suo racconto ha avuto un effetto domino sulla band. I Rammstein avevano già respinto le accuse in una nota diffusa sui social. Secondo Barron’s, Alena Malkeeva sarebbe stata allontanata dalla band che ha anche disposto la chiusura degli afterparty del tour. A Berna, intanto, è stata indetta una raccolta firme per chiedere l’annullamento del concerto dei Rammstein.
La Kiepenheuer & Witsch, casa editrice che ha pubblicato due libri di Till Lindemann, ha stracciato il contratto. Il 1° luglio i Rammstein sono attesi a Padova per l’unica data italiana del tour.