Negli ultimi giorni, in molti su Facebook stanno condividendo una nota relativa ad un presunto referendum per la difesa della casa contro i ladri. Su molte bacheche sta comparendo il messaggio presente nell’immagine di apertura articolo e purtroppo in tanti sono pronti a condividerlo senza riflettere. Il tema sicurezza è sempre molto sentito ed è per questo che sta prendendo piede per l’ennesima volta una bufala già nota in passato (era circolata pure nel lontano 2016).
Esaminiamo nel dettaglio a cosa si riferisce la nota sul referendum per la difesa della casa. I destinatari del messaggio sono invitati a recarsi presso l’ufficio anagrafe del loro Comune di appartenenza e chiedere di firmare per far partire la consultazione popolare sull’argomento. Lo scopo sarebbe quello di rendere possibile in ogni caso la difesa della propria abitazione, anche con armi e non rispondere degli eventuali danni arrecati a chi si introduce in casa. La notizia virale è una bufala per almeno due aspetti che vedremo di seguito.
La prima cosa da chiarire è che in Italia esistono i referendum costituzionali (relativi appunto alla Costituzione) e poi quelli abrogativi che consentono al popolo di cancellare una legge in vigore. Al contrario, non esiste la possibilità di proporre leggi nuove di zecca con lo stesso istituto. Di qui, la proposta di recarsi presso i Comuni per il predetto scopo decade del tutto. Ancora, se vogliamo essere ancora più precisi, non c’è alcuna iniziativa popolare attuale volta alla modifica di una qualsiasi legge sulla difesa della casa e delle proprie proprietà già esistente.
Per tutto quanto appena detto, è il caso di non dare alcun peso al messaggio per il referendum per la difesa della casa su Facebook. A differenza di quanto indicato, recandosi presso qualsiasi Comune italiano, non si potrà firmare per alcuna iniziativa popolare.