Si possono sprecare gli aggettivi all’infinito e gli “Ohhh” di meraviglia e stupore per Slava’s Snowshow, lo spettacolo in scena al Teatro Bellini fino al 12 marzo. Davvero: vietato perdere questa magia di palcoscenico. Creato e messo in scena da Slava, la regia è di Viktor Kramer e Slava Polunin, le scene sono di Viktor Plotnikov E Slava Polunin, i costumi e gli effetti speciali di Slava Polunin, il suono di Roman Dubinnikov. Distribuito in Italia da TAM ON TOUR in collaborazione con Gaap Booking, fotografie Vladimir Mishukov, Maria ZheleznovaVéronique Vial,Andrea Lopez, Oleg Lugovsko.
Assistere a Slava’s Snowshow significa avere la gioia di essere trasportati nel mondo incantato di una macchina scenica così perfetta da apparire virtuale. Invece è tutta artigianale creata dal geniale ed eccentrico Slava Polunin “il miglior clown del mondo” (pluripremiato con l’Olivier e il Time Out Award a Londra, il Drama Desk a New York, lo Stanislavskij a Mosca e il Festival Critics Award a Edimburgo).
Si è catturati dall’incantesimo di questi magnifici clown e mimi che attraverso bellissimi e perfetti travestimenti con la grazia e la poesia inscenano degli sketch molto divertenti, iconici, ma anche teneri, poetici e segnati pure da una vena di malinconia capaci di coinvolgere il pubblico con giochi infantili e tanto colorati.
Ciascuna persona abbandona per oltre un’ora un po’ quella immagine dello spettatore classico per partecipare alla magia di festa con coriandoli, ragnatele, nebbia, palloni colorati tra le gag degli attori in un’atmosfera fiabesca. Il teatro si trasforma, piovono da ogni dove coriandoli, i clown attraversano con le grandi scarpe ingombranti le spalliere delle poltrone facendosi spazio tra le teste degli spettatori che si divertono fino all’inverosimile. Nessuno si scompone, neanche quando i clown si divertono a innaffiare il pubblico con le bottiglie di acqua, tutti cercano un riparo ma partecipano catturati dall’emozione della serata sapendo di far parte di quel viaggio magico, di una festa irripetibile che viene costruita e orchestrate al solo scopo di farci sognare così rivivendo una spensierata dimensione fantastica. E che gioia ascoltare le sonore risate dei bambini che alla fine dello spettacolo non vorrebbero mai lasciare la sala – per la verità neanche gli adulti – anche perché ci si muove nel villaggio speciale imbiancato dalla neve di carta realizzata con bianchi coriandoli che induce spettatori piccoli e grandi a divertirsi e a giocare con i giganteschi palloni leggeri e coloratissimi che arrivano da ogni dove nel teatro nel gran finale: e mai nessuno, alla fine, ha voglia di tornare a casa.
Lo spettacolo propone i numeri più belli e famosi del repertorio di SLAVA che trovano ispirazione nei maestri come Leonid Engibarov, clown triste, o nel raffinato Marcel Marceau, o alla delicata comicità di Charlie Chaplin. Un mix di plasticità corporea e divertente ironia di tutti gli interpreti.