Nell’Alba di Ultimo a Sanremo 2023 le fragilità e la rinascita

Torna sul palco per chiudere un cerchio. Canta fragilità, speranza e rinascita

ultimo alba

PH: giulia parmigiani


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Nell’Alba di Ultimo ci sono le fragilità umane e la rinascita, attraverso un lungo percorso ricco di speranza. Con questo brano si presenta a Sanremo 2023, in gara al Festival per la terza volta nella sua carriera – due nei Campioni e una tra le Nuove Proposte. Suo il secondo posto con I Tuoi Particolari, che gli lasciò l’amaro in bocca. Ora torna al Festival per chiudere un cerchio.

A Sanremo porta un brano che darà il nome al disco in uscita il 17 febbraio, Alba. Una canzone profonda, in perfetto stile Ultimo, ma al tempo stesso diversa dai brani precedenti.

Alba parla dell’essere umano come insieme di fragilità e di forza, celebra la vita nel suo essere attraverso diverse fasi. Grida: va bene essere fragili, a volte. Va bene anche nascondersi nella propria tana e mettere la testa sotto la sabbia, purché si ricarichino le batterie e ci si prepari a reagire. Per poi rinascere.

L’importanza di superare i propri limiti per scoprire un mondo più bello e quello spazio riservato a tutti coloro che si sentono fragili: Alba è legittimare i propri momento di pausa, la ricerca della forza di reagire, la necessità di non perdere la speranza, il cambiamento che porta serenità.

Parlando del pezzo, Ultimo confessa che è una delle canzoni a cui tiene di più al mondo. Nel testo di Alba un excursus che parte dalle fragilità umane per passare attraverso la speranza, che porta alla voglia di farcela, che conduce alla rinascita. “Mi dà una grande forza”, aggiunge Ultimo.

“Amo l’alba perché è come se fosse solo mia”, canta nel primo verso. L’alba è come una sorta di bolla in cui chiudersi quando non si vuole sentire il rumore assordante del mondo. Una bolla in cui rintanarsi quando si odia la propria vita e si necessita di una pausa in cui mettersi in standby per scoprire una realtà piena di colori.

Amo l’alba perché è come fosse solo mia
Mi rilassa respirare l’aria pure tua
Amo l’alba perché è come fosse una bugia
Mi rilassa quanto basta, ma tu poi vai via
E t’immagini se fossimo al di là dei nostri limiti,
Se stessimo di fianco alle abitudini
E avessimo più cura di quei lividi?
Saremmo certo più distanti, ma più simili
E avremmo dentro noi perenni brividi
T’immagini se tutto questo fosse la realtà?
Amo l’alba perché spesso odio la vita mia
Camminando senza meta in questa strana via
Amo l’alba perché è come una sana follia
Puoi capirla se la senti e non mandarla via
E t’immagini se tutto stesse sopra i nostri limiti
E credessimo ai sorrisi come i comici,
Se non dovessimo parlare per conoscerci,
Se non amassimo soltanto i nostri simili?
Forse avremmo gli occhi solo per descriverci
Perché uno sguardo, in fondo, basta per dipingerci
Quando vivi un giorno bello ridi e pensami
Ho ascoltato i miei silenzi e ho avuto i brividi
Perché dentro un mio respiro sei tu che abiti
E quando vivi un giorno bello ridi e pensami
A me basta solo questo per non perderti,
Ma t’immagini se tutto questo fosse la realtà?