Golden Globes 2023, i premi per il cinema: la rivincita di Spielberg

Miglior film drammatico e regia a "The Fabelmans", e tre premi al favorito della vigilia "Gli Spiriti dell'Isola". Migliori attori Cate Blanchett, Michelle Yeoh, Austin Butler e Colin Farrell

Golden Globes 2023

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Si sono svolti nella sera del 10 gennaio, all’usuale sede del Beverly Hilton Hotel, i Golden Globes 2023, 80esima edizione del premio assegnato dalla stampa estera della Hollywood Foreign Press Association (HFPA). E si potrebbe in maniera molto secca dire che, per le categorie riservate al cinema, la serata ha segnato per prima cosa la rivincita di Steven Spielberg, che dopo le delusioni per un botteghino per lui in questi ultimi anni zoppicante ha vinto le statuetta per il miglior film drammatico e per la regia; e in subordine che si conferma il favorito della vigilia Gli Spiriti dell’Isola di Martin McDonagh, che ha centrato tre candidature su 8, miglior commedia o musical, sceneggiatura (McDonagh) e protagonista maschile (Colin Farrell).

In realtà va fatta una premessa. Tradizionalmente i Golden Globes sono uno dei riconoscimenti più autorevoli dell’industria, considerato molto influente anche in chiave Oscar. Ma l’evento lo scorso anno aveva vissuto il punto più basso della sua storia, facendo presagire un crack definitivo, vista la miserevole cerimonia streaming alla chetichella, senza diretta tv, red carpet, giornalisti, celebrità. Questo a causa di scandali di vario tipo: dalla “lack of diversity”, ossia la sottorappresentazione delle diversità di una smilza organizzazione di sì e no una novantina di membri (in gran parte maschi, bianchi e anziani), ai sospetti di corruttibilità dei votanti.

Così quando persino Tom Cruise decise di riconsegnare le tre statuette vinte, l’organizzazione presieduta da Helen Hoehne capì che bisognava dare una sterzata: nomina di tanti nuovi membri – oggi dovrebbero essere circa 300, con una rappresentanza di minoranze etniche e di genere, e 101 nuovi elettori in rappresentanza di 62 Paesi – e fine della pratica di accettare doni da parte dei votanti, con apertura di una hotline per denunciare illeciti.

Tanto è bastato, almeno sembra, per rilanciare l’immagine. Quindi la NBC è tornata all’ovile per la diretta dei Golden Globes 2023, a presentarli è stato chiamato l’attore e stand-up comedian nero Jerrod Carmichael e soprattutto sono tornati quei divi che avevano tragicamente disertato l’evento l’anno prima, quando solo Jamie Lee Curtis e Arnold Schwarzenegger, seppur virtualmente, ci misero la faccia.

Chissà se i Golden Globes 2023 riconsegneranno alla manifestazione l’antica autorevolezza. Lo si capirà vedendo i responsi, soprattutto, di Sag Awards (che oggi annunceranno le nomination) e Oscar. Di sicuro qualche tensione sotterranea resta, se proprio Charmichael ha esordito dicendo: “Sono il vostro presentatore e vi dirò perché sono qui. Sono qui perché sono nero“, non glissando quindi su tutti i problemi relativi al rapporto tra HFPA e diversità. Aggiungendo: “Non voglio sostenere che sia un’organizzazione razzista, però non avevano un singolo membro di colore fino a quando George Floyd è morto”.

I vincitori dei Golden Globes 2023: Spielberg e McDonagh

Fatte le doverose premesse, ecco dunque i vincitori dei Golden Globes 2023 nelle 14 categorie per il cinema. A nostro avviso, come già detto, il primo trionfatore è Steven Spielberg. In questi ultimi anni il suo cinema sembra aver perduto la naturale connessione col pubblico, che dai temi de Lo Squalo ne ha decretato il ruolo di Re Mida di Hollywood – il concetto di blockbuster senza di lui non esisterebbe. Eppure sia West Side Story l’anno scorso, che l’ultimo autobiografico, sentito The Fabelmans, non hanno incontrato il favore degli appassionati, anche per una cifra che, inevitabile forse in un uomo di 76 anni, si è fatta più meditativa e nostalgica, con uno sguardo più rivolto al passato che al futuro.

Però i Golden Globes 2023, e qui forse pesa la forte rappresentanza dei membri “anziani” dell’organizzazione, ha voluto premiare il suo film, sottile, elegiaco, ma anche non completamente conciliato: e The Fabelmans ha vinto il premio come miglior film drammatico e per la regia. In entrambi i casi sbaragliando una concorrenza molto agguerrita: e diremo en passant che ancora una volta il cinema popolare resta al palo, perché né Avatar – La Via dell’AcquaTop Gun: Maverick (ossia i due film che hanno tenuto in vita il botteghino del 2022) sono riusciti nell’impresa di aggiudicarsi la statuetta. Stesso discorso per la regia, con James Cameron all’asciutto.

Gli Spiriti dell’Isola di Martin McDonagh è l’altro vincitore, col numero più alto di premi, 3 sulle 8 nomination di partenza. Miglior film commedia o musicale, sceneggiatura allo stesso McDonagh (bissando il successo di Tre Manifesti a Ebbing, Missouri), e miglior attore a Colin Farrell, protagonista di questa curiosa ed enigmatica storia della rottura di un’amicizia, che in Italia vedremo nelle sale dal 2 febbraio.

I premi per le attrici e gli attori

Indicazioni importanti giungono dai Golden Globes 2023 per quanto riguarda gli attori. Intanto c’è una vincitrice indiscussa, che trionferà invariabilmente fino agli Oscar. Ed è la titanica direttrice d’orchestra disegnata da Cate Blanchett in Tár, migliore interprete drammatica (è la quarta volta per l’attrice, che però non era presente alla cerimonia, ufficialmente per impegni di lavoro). Salgono vertiginosamente le quotazioni di Austin Butler, miglior attore drammatico per il suo Elvis. Un’interpretazione che è qualcosa di più di un semplice gioco mimetico, a tratti quasi “medianico” nella sua capacità di ridare vita al mito Presley nel generoso film di Baz Luhrmann (che di suo sarà un po’ deluso, ha mancato sia miglior film che regia).

Poi c’è un’altra trionfatrice, anzi due: perché la vittoria come miglior attrice per una commedia di Michelle Yeoh, grande star globale cheTime ha inserito pure nella lista delle 100 persone più influenti del 2022, trascina con sé Everything Everywhere All at Once, con cui Daniel Kwan e Daniel Scheinert hanno tradotto il concetto di multiverso caro alla Marvel in una forma da cinema indipendente e globale che sta riuscendo a ottenere quei premi – e quell’autorevolezza – che manca ancora ai film di supereroi. Accanto alla Yeoh, che ha sbaragliato contendenti come Emma Thompson e Margot Robbie, il premio è andato anche all’attore non protagonista Ke Huy Quan, autore di uno dei più apprezzati discorsi della serata. Miglior film e regia, dove Kwan e Scheinert erano candidati, sono rimasti fuori dall’orizzonte, ma le due statuette su sei nomination totali sono un ottimo viatico per il futuro.

A proposito di Marvel e supereroi, i Golden Globes 2023 riservano un pezzetto anche a loro: il più atteso e prevedibile, ossia il successo come attrice non protagonista di Angela Bassett nel francamente mediocre Black Panther: Wakanda Forever. Anche questa è un conferma in ottica Oscar. Cui si potrà aggiungere che questi successi, Yeoh, Ke Huy Quan, Bassett, segnano anche il cambio di marcia e il riconoscimento (vai a capire quanto sentito o meramente opportunistico) alla diversità. E a tal proposito non dimentichiamo di aggiungere che il premio alla carriera è stato assegnato a Eddie Murphy, in questi ultimi anni di nuovo in vista dopo una carriera altalenante ma che, in ogni caso, ha segnato il cinema popolare (e la tv) sin dagli anni Ottanta.

Guillermo del Toro ha vinto con il suo immaginifico Pinocchio nella categoria film d’animazione, anche qui segnando un possibile percorso che potrebbe condurlo all’Oscar, lui che ha già vinto quello per il film con La Forma dell’Acqua. Il premio per la colonna sonora a Justin Hurwitz è il contentino per Babylon di Damien Chazelle, sconfitto su tutti gli altri fronti (è uno dei delusi della serata), mentre il premio per la canzone a Naatu Naatu, conferma la popolarità ottenuta anche in America dal rutilante superspettacolo di S. S. Rajamouli, RRR. Che però a sorpresa non ha ottenuto la statuetta per il film stranero, andato al più serio courtroom drama Argentina, 1985 di Santiago Mitre.

Ecco tutti i vincitori e candidati nelle 14 categorie per il cinema dei Golden Globes 2023

Miglior film drammatico
Avatar: La Via dell’Acqua, James Cameron
Elvis, Baz Luhrmann
The Fabelmans, Steven Spielberg [Vincitore]
Tár, Todd Field.
Top Gun: Maverick, Joseph Kosinski

Miglior film commedia o musicale
Babylon, Damien Chazelle
Gli Spiriti dell’Isola, Martin McDonagh [Vincitore]
Everything Everywhere All at Once, Daniel Kwan e Daniel Scheinert
Glass Onion – Knives Out, Rian Johnson
Triangle of Sadness, Ruben Östlund

Migliore attore in un film drammatico
Austin Butler, Elvis [Vincitore]
Brendan Fraser, The Whale
Hugh Jackman, The Son
Bill Nighy, Living
Jeremy Pope, The Inspection

Migliore attrice in un film drammatico
Cate Blanchett, Tár [Vincitrice]
Olivia Colman, Empire of Light
Viola Davis, The Woman King
Ana de Armas, Blonde
Michelle Williams, The Fabelmans

Migliore attore in un film commedia o musicale
Diego Calva, Babylon
Daniel Craig, Glass Onion – Knives Out
Adam Driver, Rumore Bianco
Colin Farrell, Gli Spiriti dell’Isola [Vincitore]
Ralph Fiennes, The Menu

Migliore attrice in un film commedia o musicale
Lesley Manville, La Signora Harris va a Parigi
Margot Robbie, Babylon
Anya Taylor-Joy, The Menu
Emma Thompson, Il Piacere È Tutto Mio
Michelle Yeoh, Everything Everywhere All at Once [Vincitrice]

Migliore attore non protagonista
Brendan Gleeson Gli Spiriti dell’Isola
Barry Keoghan, Gli Spiriti dell’Isola
Brad Pitt, Babylon
Ke Huy Quan, Everything Everywhere All at Once [Vincitore]
Eddie Redmayne, The Good Nurse

Migliore attrice non protagonista
Angela Bassett, Black Panther: Wakanda Forever [Vincitrice]
Kerry Condon, Gli Spiriti dell’Isola
Jamie Lee Curtis, Everything Everywhere All at Once
Dolly De Leon, Triangle of Sadness
Carey Mulligan, Anche Io 

Migliore regista
James Cameron, Avatar: La Via dell’Acqua
Daniel Kwan e Daniel Scheinert, Everything Everywhere All at Once
Baz Luhrmann, Elvis
Martin McDonagh, Gli Spiriti dell’Isola
Steven Spielberg, The Fabelmans [Vincitore]

Migliore sceneggiatura
Todd Field, Tár
Tony Kushner e Steven Spielberg, The Fabelmans
Daniel Kwan, Daniel Scheinert, Everything Everywhere All at Once
Martin McDonagh, Gli Spiriti dell’Isola [Vincitore]
Sarah Polley, Women Talking

Migliore colonna sonora originale
Alexandre Desplat, Pinocchio di Guillermo del Toro
Hildur Guðnadóttir, Women Talking
Justin Hurwitz, Babylon [Vincitore]
John Williams, The Fabelmans
Carter Burwell, Gli Spiriti dell’Isola

Migliore canzone originale
Carolina, da La Ragazza della Palude, Taylor Swift 
Ciao Papa, da Pinocchio di Guillermo del Toro, Roeben Katz, Guillermo del Toro 
Hold My Hand, da Top Gun: Maverick, Lady Gaga, BloodPop 
Lift Me Up, da Black Panther: Wakanda Forever, Tems, Ludwig Göransson, Rihanna, Ryan Coogler 
Naatu Naatu, da RRR, Kala Bhairava, M. M. Keeravani, Rahul Sipligunj [Vincitore]

Migliore film straniero
RRR, S. S. Rajamouli (India)
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale, Edward Gerger (Germania)
Argentina, 1985, Santiago Mitre (Argentina) [Vincitore]
Close, Lukas Dhont (Belgio)
Decision to Leave, Park Chan-wook (Corea del Sud)

Miglior film d’animazione
Pinocchio, Guillermo del Toro [Vincitore]
Inu-Oh, Masaaki Yuasa
Marcel the Shell With Shoes On, Dean Fleischer-Camp
Il Gatto con gli Stivali 2: l’Ultimo Desiderio, Joel Crawford
Red, Domee Shi

Golden Globe alla carriera
Eddie Murphy

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