Gianluca Vialli è morto. La dolorosa notizia della morte di Gianluca Vialli trafigge ancora una volta il mondo del calcio. In poche settimane sono morti due grandi atleti: prima Sinisa Mihajlovic ed oggi Gianluca Vialli. Da cinque anni, a Gianluca Vialli era stato diagnosticato un tumore al pancreas, tra i più tremendi e mortali (leggi di più)
Gianluca Vialli ha affrontato con coraggio la malattia cercando di continuare anche a vivere la sua vita. Nell’estate del 2021 la sua ultima grande gioia sportiva al fianco dell’amico Roberto Mancini: il trionfo dell’Italia ai Campionati Europei. La notizia della morte prematura di Gianluca Vialli addolora il mondo del calcio e dello sport.
Gianluca Vialli è stato protagonista della scena calcistica nazionale ed internazionale quando quello italiano era ancora “il campionato più bello del mondo”. Storico lo scudetto con la Sampdoria, memorabile la vittoria della Coppa dei Campioni con la Juventus. Un idolo da applaudire per i tifosi, un avversario da rispettare per chi tifava colori diversi.
Il dolore è straziante nel momento del distacco. Gianluca Vialli si aggiunge alla lista di morti premature. Un tragico destino che abbatte chi in gioventù ha conosciuto la massima gloria. E che ancora una volta ripropone il tema della prevenzione. Gli atleti hanno un fisico speciale e sono super controllati. Eppure, come nel caso di Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli , il terribile male resta sempre in agguato. E’ importante scoprirlo quanto prima ed investire sulla ricerca per trovare cure sempre più efficaci.
Il calcio e lo sport possono onorare la memoria di questi due grandi campioni, e di tutti gli altri morti prematuramente, investendo in campagne di prevenzione, aiuto e ricerca. Un modo concreto per rendere immortale il ricordo di Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic. Un sostegno ed una speranza per i malati.
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