Finalmente arriva la verità di Laura Pausini su Bella Ciao. Ha fatto scalpore il rifiuto di intonare la canzone e ancor di più la prima motivazione data dalla cantante sui social, nella quale parlava di “canzone politica” in riferimento ad un brano che rappresenta la Resistenza dell’Italia e che parla di libertà dopo l’oppressione fascista.
Laura Pausini voleva evitare di essere strumentalizzata in un momento particolare come quello della campagna elettorale ma la sua decisione non ha di certo sortito l’effetto sperato, complice anche questo chiarimento arrivato a giorni di distanza dai fatti.
Se al posto della prima giustificazione avesse scritto queste parole, la polemica non sarebbe proprio stata sollevata, forse. Ma meglio tardi che mai: Laura Pausini su Bella Ciao chiarisce il punto e lo fa con le parole giuste, via social.
“Ho scelto di non cantare un brano inno di libertà ma più volte strumentalizzato nel corso degli anni in contesti politici diversi tra loro. Come donna, prima che come artista, sono sempre stata per la libertà e i valori san essa legati”, il chiarimento dell’artista che precisa: “Aborro il fascismo e ogni forma di dittatura”.
Poi aggiunge: “Volevo evitare di essere trascinata e strumentalizzata in un momento di campagna elettorale così acceso e sgradevole, purtroppo cos’ì non è stato. Rispetto il mio pubblico e continuerò a farlo, con la libertà di scegliere come esprimermi”. Ma il problema, Laura, non è la scelta di cantare o meno un brano in TV, quanto la motivazione (la prima) che hai dato.
— Laura Pausini (@LauraPausini) September 15, 2022