Ricorre oggi la Festa Della Liberazione, ovvero l’anniversario di quella giornata del 25 aprile 1945 in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) diede disposizione a tutte le forze partigiane di attaccare i presidi fascisti e nazisti per costringerli alla resa prima dell’arrivo degli Alleati, con la condanna a morte di tutti i gerarchi fascisti, compreso Benito Mussolini.
Una festa, quella del 25 aprile, che ancora divide tra coloro che festeggiano la vittoria della Resistenza e lo sradicamento della dittatura dall’Italia e coloro che continuano a condannare l’azione partigiana. In quel giorno le milizie naziste e repubblichini di Salò iniziarono la ritirata dalle città di Torino e Milano mentre il popolo italiano riprendeva gradualmente il controllo delle città. Oggi gli artisti si uniscono al coro festoso e affidano ai social i loro messaggi di giubilo.
La Rappresentante Di Lista ripropone il fermo immagine del pugno alzato a Sanremo e scrive: “Antifascistε sempre, W la liberazione”. C’è anche Paola Turci, che sui social riprende il testo di Bella Ciao per celebrare “la festa più bella dell’anno”. Laura Pausini si fa fotografare con delle rose – forse in riferimento al verso: “Questo è il fiore del partigiano” – mentre Francesca Michielin pubblica una poesia incisa sul cippo ai Caduti di Moresco (FM):
“Siamo i vostri fratelli
figli di queste colline.
Ci fu chiesta la vita
avevamo poco di più
ma la demmo lo stesso
perché voi poteste continuare
a sperare
in un mondo più umano.
Non offriteci solo preghiere
ma la rabbia.
Una rabbia feroce
contro chiunque
voglia mettere di nuovo
l’uomo contro l’uomo”.
Riflessivo come sempre Piero Pelù che cita Piero Calamandrei (riportato erroneamente come “Pietro Calandrei”) e ci ricorda l’importanza vitale della libertà:
“Viva il 25 Aprile e la Liberazione dal nazi-fascismo. ‘La libertà è come l’aria, te ne accorgi solo quando manca, diceva Pietro Calandrei, io dal 24 febbraio la mia Libertà da Gasputin la difendo tenendo il termostato di casa a 16 gradi; non è facile ma si può fare, come facevano i nostri genitori e nonni durante l’ultima guerra mondiale. La Libertà non è mai gratis, va conquistata e protetta anche a costo di qualche sacrificio, non per odio ma per dignità. Viva la Libertà e viva la Resistenza!”.
Non può mancare il pensiero di Vasco Rossi: “”Senza mai dimenticare chi ha lottato e pagato con la vita, perché si vivesse in un mondo dove la libertà è un valore. “Ho un profondo senso di rispetto nei confronti di questa parola che finisce dove inizia quella… del tuo prossimo”. Luciano Ligabue ci mette del suo e lo fa citando il suo brano I Campi In Aprile di cui riporta un breve estratto:
“Se fossi lì in mezzo
avrei novant’anni
avrei dei nipoti con cui litigare
ma ho fatto una scelta
in libera scelta
non credo ci fosse
altra scelta da fare
scelta migliore”.