La questione relativa all’assegno unico 2022 resta calda in Italia, alla luce delle tante domande che risultano ancora in istruttoria. Nello specifico, la questione odierna coinvolge chi, da tre mesi a questa parte, non riesce ad ottenere una risposta chiara e definitiva da INPS. A prescindere da quando verranno erogati i primi pagamenti. Cosa c’è dietro questo ritardo? Negli ultimi giorni abbiamo esaminato soprattutto la questione della modifica IBAN, come potrete notare anche attraverso il nostro ultimo report in ordine di tempo.
Problemi in vista sull’assegno unico per utenti che hanno ancora domanda in istruttoria
Nello specifico, fino ad oggi abbiamo parlato dei ritardi nel fornire un feedback a chi è in attesa di esito sulla domanda per assegno unico 2022 solo in termini di IBAN. Spesso e volentieri, infatti, le banche apportano modifiche al proprio codice, soprattutto dopo acquisizioni interne tra marchi più o meno grossi. L’ultimo feedback fornito da INPS su Facebook, però, apre nuovi scenari e le anomalie potrebbero non essere solo di natura bancaria. Questo il feedback raccolto di recente:
“Sono state pagate tutte le richieste processabili in automatico. Mentre sono rimaste bloccate quelle con anomalie. Le domande che ancora non hanno ricevuto risposta necessitano infatti di ulteriori controlli e la Direzione centrale ci ha comunicato che riceveranno risposta definitiva nei prossimi giorni“.
Dunque, effettivamente c’è qualcosa che non va. La stranezza assoluta, per chi non percepisce reddito di cittadinanza ed è certo di non aver subito modifiche al proprio IBAN, consiste nel fatto la domanda spesso e volentieri risulti presentata senza ISEE. Si richiede, pertanto, il pagamento della quota minima di 50 euro mensili. Aspetto che, sulla carta, dovrebbe velocizzare tutto il processo, ma che ad oggi vede ugualmente tanti utenti costretti a fare i conti con la propria domanda in istruttoria.