Festa per i 250 episodi di Blue Bloods, Tom Selleck celebra il traguardo e ricorda il suo episodio preferito

Tom Selleck celebra i 250 episodi di Blue Bloods e rievoca il suo episodio preferito, che risale alla seconda stagione

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I 250 episodi di Blue Bloods ne fanno una delle serie più longeve della tv generalista, quantomeno nel suo genere. La saga dei Reagan ha appena raggiunto questo traguardo negli Stati Uniti, con il sedicesimo episodio della stagione 12, dal titolo Guilt, culminato nella classica cena di famiglia che caratterizza il format, stavolta ambientata nel giorno di San Patrizio.

La soglia dei 250 episodi di Blue Bloods è stata raggiunta su CBS l’11 marzo, mentre in Italia la programmazione è ferma alla prima parte dell’undicesima stagione e bisognerà attendere il 27 marzo per l’arrivo della seconda in prima tv in chiaro su Rai2.

La festa per i 250 episodi di Blue Bloods ha visto capofila dei celebranti il protagonista storico della serie, Tom Selleck, il commissario Frank Reagan nella serie: l’attore si dice orgoglioso della durata del procedurale, che può vantare pochi concorrenti (NCIS, giunto alla diciannovesima stagione sulla stessa rete, è uno di questi).

Tagliare il nastro dei 250 episodi di Blue Bloods, per Selleck, è un attestato di professionalità per l’intero cast corale del dramma poliziesco, come ha sottolineato in un’intervista a TvInsider in occasione del traguardo.

Non avrei mai pensato di essere abbastanza fortunato da fare uno spettacolo che avesse una durata così lunga. Forse Magnum PI avrebbe potuto raggiungere quel numero perché nessuno voleva cancellarlo. Sono stato io a causare il divorzio. Avevo fatto mio primo film [Three Men and a Baby] negli Stati Uniti e volevo avere una famiglia. Il numero di serie che hanno fatto tanti episodi come Blue Bloods è una percentuale minuscola, minuscola. Questa è una conferma che stiamo tutti combattendo una giusta causa. Tutti gli attori sono molto impegnati nel lavoro. Quindi, è un numero che premia la professionalità dell’intero cast.

Non che i 250 episodi di Blue Bloods siano abbastanza: la serie non sembra affatto avviata sul viale del tramonto, anzi. Per Selleck la sua longevità è garantita dal fatto di aver lavorato molto sulla caratterizzazione profonda dei personaggi, che hanno saputo stimolare il coinvolgimento del pubblico nelle loro storie e nelle scelte difficili che si trovano ad affrontare in un mondo complicato come quello della polizia di una metropoli. Perché Blue Bloods funziona ancora dopo 11 anni di programmazione? Selleck non ha dubbi.

Perché è uno spettacolo guidato dai personaggi. Il dramma poliziesco fa da sfondo alle vite dei cinque personaggi principali. Il pubblico è così immerso nella testa di questi personaggi che il più grande pericolo nel nostro spettacolo è spesso quando una delle relazioni nella famiglia cattolica irlandese sembra stia prendendo una brutta piega. Ad esempio, Erin [Bridget Moynahan] e Frank sono sempre più in conflitto man mano che lei si afferma nell’ufficio del procuratore distrettuale. Le migliori cene in famiglia sono quando litighiamo. Quando la famiglia si riunisce, il pubblico di solito conosce i problemi del personaggio, quindi dice: “Ragazzi, se lo tira fuori, non andrà bene con Erin”. Vogliono che i Reagan siano felici, questa è la chiave.

Dei 250 episodi di Blue Bloods, Selleck ne ha uno del cuore, quello che svetta nelle sue preferenze su tutti gli altri, per il significato che si porta dietro: si tratta di The Job, il dodicesimo della seconda stagione, in cui si scopre che Frank era nella Torre Nord del World Trade Center l’11 settembre. Un episodio “piuttosto commovente“, ricorda il protagonista, perché all’epoca la tragedia dell’attentato alle Torri Gemelle era ancora viva nella mente degli americani e del resto del mondo. L’attore ricorda anche come Blue Bloods sia stato il ​​primo spettacolo televisivo autorizzato a mostrare il Trade Center Memorial, subito dopo che era stato completato. Quell’episodio è stato scritto da Brian Burns, che ha firmato anche il 250° appena trasmesso da CBS.

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