Un progetto che aveva creato polemica ancor prima di entrare in produzione: Pam and Tommy su Disney+ ripercorre, infatti, il famoso scandalo del sex tape girato da Pamela Anderson e Tommy Lee (che non sono stati coinvolti nella serie, cosa che ha destato critiche) durante la loro luna di miele. Un video piccante ed esplicito che venne poi rubato e distribuito in rete a metà anni ’90, in un’epoca in cui Internet era ancora agli albori.
Quando l’operaio Rand Gauthier decise di vendicarsi del batterista tatuato dei Mötley Crüe per averlo umiliato, probabilmente non si rese conto che il suo gesto impulsivo e sconsiderato avrebbe generato una serie di eventi traumatici per la vita dei diretti interessati.
Chi ha vissuto negli anni Novanta ricorderà Pamela Anderson come uno dei volti più famosi della serie Baywatch; il ruolo della bagnina C.J. l’ha fatta diventare un sex symbol a livello mondiale. Lo scandalo della videocassetta hot ha, tristemente, incrementato la sua fama, ma allo stesso tempo le ha creato non pochi problemi dal punto di vista privato e professionale.
Con sguardo indagatore, il regista Craig Gillespie (Tonya, Crudelia) racconta in salsa rock/satirica il tumultuoso matrimonio tra Pamela Anderson e Tommy Lee, affidandosi rispettivamente alla bravura di Lily James (irriconoscibile nei panni della formosa bagnina di Baywatch) e Sebastian Stan (un ruolo decisamente inedito e sboccato per chi è abituato a vederlo in prodotti d’intrattenimento).
La narrazione principale è accompagnata da canzoni pop-rock dell’epoca che tengono il ritmo per tutta la durata degli episodi; ci sono anche flashback che ripercorrono la carriera iniziale della Anderson, partendo dal suo servizio fotografico per Playboy, il suo incontro con Tommy Lee e il successivo matrimonio, avvenuto solo quattro giorni dopo essersi conosciuti. Il dipinto che ne esce è quello di una coppia passionale e selvaggia, dove però emerge il desiderio della bionda star di togliersi di dosso quella definizione di ‘sex symbol’.
Gillespie si focalizza sulle conseguenze della diffusione del video sulla vita di Pamela Anderson e l’umiliazione che ha dovuto subire come donna violata, la cui privacy è stata esposta pubblicamente. Significativo il dialogo col marito, in cui sottolinea lo stigma del sessismo: “Anche io sono sul video, perché sarà peggio per te? Per via della tua grande carriera?” gli chiede furiosamente Tommy. “Non per via della carriera, ma perché sono una donna”, replica Pamela. “La gente penserà che tu sia figo, io verrò guardata come una puttana.”
Il casting di Sebastian Stan è perfetto, ma quello di Lily James è di gran lunga superiore. Ci sono scene in cui si ha la sensazione di guardare un video d’epoca, dato che la somiglianza con la Anderson è strabiliante non solo fisicamente, ma anche nel tono della voce e nei movimenti. Seth Rogen è convincente nel ruolo Rand, una spalla fantozziana tragicomica le cui azioni suscitano un misto di pietas e rabbia nello spettatore.
In Pam and Tommy su Disney+, il regista fa un ritratto della coppia quanto più onesto possibile, senza romanticizzare la loro relazione, ma concentrandosi sull’impatto dell’intrusione della privacy e come possa segnare la vita delle persone – famose e non – in un periodo storico in cui il World Wide Web era ancora agli inizi – chi ha vissuto quegli anni ricorderà il suono della connessione di rete, quel bip incessante quando la rete locale cercava di agganciarsi a quella globale. Il tema principale della serie è infatti questo: copyright, consenso e libertà di stampa vengono messi in discussione, scontrandosi e confondendosi tra loro. Nel caso del sex tape, cosa può impedirne la diffusione se è già di pubblico dominio?
Pam and Tommy su Disney+ è disponibile con i primi tre episodi il 2 febbraio. I restanti verranno pubblicati sulla piattaforma uno a settimana.