Billie Eilish sulla pornografia: “Mi ha distrutta”, e racconta l’esperienza con il Covid

Billie Eilish iniziò a guardare film porno a 11 anni, un'esperienza che l'ha profondamente segnata. Ecco il suo racconto e la sua esperienza con il Covid

billie eilish sulla pornografia

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Una testimonianza, quella di Billie Eilish sulla pornografia, che svela uno dei lati più fragili della popstar losangelina. La voce di Happier Than Ever si è messa a nudo in una recente intervista rilasciata per l’Howard Stern Show e ha confessato in che modo la sua adolescenza fosse stata compromessa dalla visione di film per adulti.

Billie Eilish sulla pornografia

Quando parla della pornografia Billie Eilish usa la parola sciagura. Ecco la sua confessione:

Credo che il porno sia una sciagura. A dire la verità ne guardavo parecchio. Ho iniziato quando avevo qualcosa come 11 anni. Credo che mi abbia distrutto il cervello, mi sentivo devastata. Le prime volte che sai, ho fatto sesso, non dicevo di no a cose che non mi avrebbero fatto bene. Lo facevo perché pensavo di doverne essere attratta”.

Ancora, Billie Eilish ha aggiunto che guardare i film a luci rosse la faceva sentire “come uno dei personaggi”.

L’esperienza con il Covid e il vaccino

Billie Eilish, inoltre, ha rivelato di aver contratto il Covid-19 nonostante la vaccinazione. L’immunizzazione, infatti, protegge il paziente dalla sintomatologia grave ma non preclude la possibilità di infettarsi con il virus SARS-CoV-2 che da un anno sta tenendo sotto scacco l’umanità intera. Recentemente anche Corey Taylor, voce degli Slipknot e degli Stone Sour, ha contratto la malattia e ne ha raccontato gli effetti. Fortunatamente per lui non si è trattato di una situazione a rischio, avendo già ricevuto il vaccino.

Billie Eilish, vaccinata, ha contratto il Covid-19 e racconta l’esperienza come “tremenda” in quanto ne ha subito gli strascichi nei 2 mesi successivi la malattia. Ecco le sue parole:

“Non sono morta e non ho rischiato che succedesse, ma questo non toglie nulla a quanto sia stato orrendo. È stato terribile. Soffro ancora per gli effetti collaterali, sono stata male per due mesi”.

Nessuna sintomatologia grave per la popstar, dunque, ma di certo una situazione clinica insidiosa che è propria del Covid-19, una piaga che ha colpito tantissimi artisti – in Italia Elisa ha da poco rivelato di essere positiva al Covid-19 – e sulla quale esistono ancora importanti divisioni tra chi nega l’esistenza della pandemia e chi invece ha sperimentato su se stesso la terribile esperienza, ma soprattutto tra vaccinisti e antivaccinisti, con questi ultimi che sostengono che l’immunizzazione sia dannosa e addirittura letale per chi la riceve.

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