Problemi con il rimborso DAZN dopo invio mail, occhio alla scadenza

Ci sono difficoltà anche nella richiesta di indennizzo dopo il down

problemi DAZN

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Purtroppo si registrano problemi pure con il rimborso DAZN promesso dopo il down del servizio di streaming di giovedì scorso 23 ottobre, in particolare durante il match Sampdoria-Napoli. Alcuni clienti che pagano la loro offerta di contenuti direttamente sulla piattaforma hanno già ricevuto conferma dell’indennizzo di un mese gratis, automaticamente attivato sul loro profilo. Per quanto riguarda invece chi si affida a partner terzi, le cose non stanno filando lisce come si sperava.

Come sottolinea anche il Corriere della Sera in queste ore, in tanti hanno ricevuto la mail in cui DAZN informa del voucher gratuito di 20 euro utilizzabile sullo store digitale del fornitore terzo di servizi di pagamento (in questo caso utilizzato proprio per pagare la piattaforma di streaming). Si parla di specifiche condizioni applicate dal partner e della possibilità di riscattare il buono cliccando su un collegamento ipertestuale. Peccato che proprio quest’ultimo non funzioni a dovere per molti che sono costretti, almeno per il momento, a rinunciare al riscatto.

Sono risolvibili i problemi attuali con il rimborso DAZN? Si spera davvero di si. Trattandosi solo delle prime comunicazione per il disservizio di circa 10 giorni fa, può darsi pure che qualcosa all’interno della comunicazione abbia fatto scaturire l’errore. C’è da considerare che la richiesta di voucher potrà essere inoltrata entro il giorno 1 novembre e dunque per un mese abbondante ancora. Plausibile è che la situazione migliori, anche nel giro di poco tempo.

Prendiamo atto dei problemi con il rimborso DAZN per chi ha pagato il servizio attraverso store digitali partner ma va pure sottolineata un’altra mancanza. Almeno al momento di questa pubblicazione, non risultano ancora partiti gli indennizzi per coloro che usufruiscono del servizio, nello specifico, con TIM VISION. Per questi ultimi, di certo non pochi clienti in Italia, si attende comunicazione quanto prima per chiarire la loro esatta forma di risarcimento.