Parigi, 3 luglio 1971. Esattamente cinquant’anni fa la rockstar Jim Morrison, leader dei Doors, moriva a Parigi. Da allora il mito del Re Lucertola non ha mai smesso di affascinare cantautori, performer, rockstar, pensatori e fan di mezzo mondo. Qual è il pensiero che si cela dietro le canzoni di Morrison? A cinque decenni di distnza dalla scomparsa del musicista statunitense, il festival Popsophia di Pesaro dedica a Morrison un’indagine filosofica, alla ricerca delle radici culturali delle sue composizioni.
Come di consueto, il festival pesarese proporrà talk, spettacoli teatrali e musicali, tra Dante e Baudelaire, da South Park a Franco Battiato.
L’edizione-2021 del festival si terrà a Pesaro dal 1 al 3 luglio e sarà interamente dedicata al tema dei Paradisi Artificiali: nella giornata conclusiva, il giornalista e critico musicale Carlo Massarini sarà affiancato dai filosofi Cesare Catà e Lucrezia Ercoli per ripercorrere la vita personale e artistica di Jim Morrison in un appuntamento realizzato in collaborazione con The Doors Italian FanClub.
“Musica, filosofia, poesia, arte e cultura pop si fondono nell’esperienza artistica e visionaria dei Doors” spiega la direttrice artistica del festival Popsophia, la filosofa Lucrezia Ercoli. Da Nietzsche a Blake, passando per Whitman e Rimbaud, fino a lambire le esperienze letterarie della Beat Generation: Popsophia mostrerà le strade intraprese dal Dioniso dei Doors per raggiungere, appunto, le “porte” della percezione.