L’11 novembre 1969 Jim Morrison e altri tre amici stava volando per Phoenix, in Arizona, per assistere a un concerto dei Rolling Stones. Il Re Lucertola si trovava in compagnia dell’attore Tom Baker, del suo publisher Leon Barnard e dell’amico Frank Lisciandro, oltre alla guardia del corpo Babe Hill. Come spesso capitava, il frontman dei Doors aveva addosso un certo carico di alcol condiviso con Baker, e i due per l’intera durata del volo consumarono bicchieri di champagne e infastidirono le hostess.
Più volte il personale di bordo, nella persona del capitano Craig Chapman, invitò i due amici a rivedere il proprio comportamento, ma Jim e Tom non ne vollero sapere. Piuttosto, secondo i rapporti, la rockstar e l’attore presero a lanciare bicchieri e a fumare sigari nonostante i divieti.
L’equipaggio avvertì l’FBI di Phoenix, e quando l’aereo atterrò all’aeroporto gli agenti salirono a bordo presero in custodia Jim Morrison e Tom Baker. Nonostante alcuni passeggeri fossero diretti in Texas con una coincidenza, gli agenti interrogarono tutti i presenti per ricostruire l’accaduto. Venne fuori che Jim avrebbe ferito una hostess colpendola accidentalmente con la porta del bagno e che i due avevano consumato bottiglie intere di champagne durante la traversata. I reati contestati alla rockstar e all’attore furono l’ubriachezza molesta e la condotta turbolenta, ma furono sfiorati anche dall’accusa di interferenza di volo, un reato spesso attribuito ai dirottatori che ai due sarebbe costata una multa di 10 mila dollari e 10 anni di prigione.
Nessuno dei due fu raggiunto da tale provvedimento: Jim Morrison e Tom Baker furono rilasciati dietro una cauzione di 2500 dollari. Per Jim Morrison fu l’ennesimo arresto, l’ennesimo problema con la legge nonché l’ennesimo gradino battuto nella sua spirale discendente di autodistruzione.